Analisi delle tendenze meteorologiche future
È importante sottolineare che le proiezioni stagionali non rappresentano previsioni meteo in senso stretto, ma piuttosto indicano le tendenze del meteo su larga scala. La loro affidabilità è variabile e vengono periodicamente aggiornate per fornire un’indicazione del meteo che ci aspetta.
Il ritorno di El Niño e le sue implicazioni
Iniziamo con l’osservazione che El Niño, o ENSO (El Niño-Southern Oscillation), è tornato, causando una serie di anomalie meteorologiche in gran parte del mondo. L’ENSO è un fenomeno meteorologico ciclico che deriva dall’interazione tra oceano e atmosfera. Questa combinazione di elementi può causare significative alterazioni nell’equilibrio meteorologico globale.
La neve in Groenlandia e le sue possibili conseguenze
Un altro aspetto da tenere in considerazione, data la sua vicinanza a noi, è l’aumento precoce della neve e del ghiaccio in Groenlandia, forse a causa dell’estate fresca che abbiamo avuto nell’Atlantico settentrionale europeo, con nevicate recenti in Islanda. Queste sono condizioni meteorologiche che si verificano periodicamente e fanno parte della normalità del meteo terrestre.
Le previsioni per l’autunno e l’inverno
Ogni anno, i super modelli matematici stagionali del NOAA forniscono un’indicazione di come potrebbe essere il meteo nelle prossime stagioni. L’attenzione di questo approfondimento è rivolta all’autunno e all’inverno meteorologici. Se le proiezioni saranno confermate, ci aspettano novità significative per le prossime due stagioni.
Settembre e ottobre: pioggia in arrivo
Settembre e ottobre dovrebbero essere più piovosi della media in Italia, soprattutto nelle regioni occidentali. Questo non è molto rassicurante, considerando le aree con dissesto idrogeologico. Tuttavia, la vera novità, che speriamo venga smentita dalle prossime proiezioni del modello matematico stagionale, è che novembre e dicembre dovrebbero essere asciutti, con un notevole deficit di precipitazioni.
Novembre e dicembre: asciutti e freddi
Poca o nessuna neve sulle Alpi, e ancora meno sugli Appennini. Forse qualche spruzzata di neve a dicembre fino alla Valle Padana, soprattutto a fine mese. Inoltre, si prevede un leggero freddo precoce. Da metà autunno e dicembre, avremo temperature tra la media e poco sotto la media.
Un anticiclone in arrivo
In quel periodo dovrebbe stabilirsi un anticiclone, il che significa sole per gran parte dell’Italia, ma per la Valle Padana una situazione meteorologica chiamata inversione termica. Gradualmente, il freddo prenderà il sopravvento sulla Valle Padana, dove potrebbe formarsi un primo strato d’aria fredda per dicembre. Potrebbe esserci una fase con dense nebbie e gelate. Insomma, per i padani si prevede un inverno rigido.
Gennaio e febbraio: freddo e neve
Dopo due mesi asciutti, potrebbe attivarsi una fredda circolazione dell’Atlantico, e l’Italia potrebbe essere interessata tra gennaio e febbraio da varie perturbazioni atlantiche. Gennaio potrebbe essere più freddo della media, soprattutto nel Nord Italia, il che significherebbe abbondanti nevicate in Val Padana e sulle Alpi.