Un nuovo sistema perturbato minaccia l’Italia
L’Emilia-Romagna, ancora alle prese con le ripercussioni delle recenti inondazioni, potrebbe dover affrontare un’altra sfida meteorologica. Le previsioni meteo indicano l’arrivo di un nuovo sistema perturbato di origine atlantica, che potrebbe interessare l’Italia a partire dal 24-25 ottobre.
Le previsioni dei modelli meteorologici
I modelli meteorologici GFS ed ECMWF prevedono la formazione di una saccatura atlantica che attraverserà il Mediterraneo centro-occidentale, con il suo minimo situato sulle Isole Britanniche. Questo posizionerà l’Italia nella parte ascendente dell’onda ciclonica, la zona più favorevole alla formazione di cicloni.
Le prime precipitazioni e l’intensificazione del maltempo
Secondo queste previsioni meteo, le prime precipitazioni dovrebbero manifestarsi già il 24 ottobre, interessando prevalentemente le regioni occidentali e tirreniche. L’intensificazione del maltempo è attesa per il 25 ottobre, con piogge abbondanti e diffuse su gran parte del territorio nazionale. Le elaborazioni del modello ECMWF suggeriscono inoltre che potrebbe svilupparsi un vortice ciclonico al suolo tra la Corsica e la Sardegna, portando a un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Le regioni più vulnerabili e i possibili rischi
Tuttavia, altri modelli prevedono un’evoluzione diversa, con la saccatura che potrebbe scivolare verso sud-ovest, colpendo l’Italia in modo meno intenso. Nonostante queste differenze, resta il fatto che le regioni più vulnerabili, come l’Emilia-Romagna, potrebbero subire nuove ondate di maltempo. Le aree già devastate dalle alluvioni recenti sono particolarmente esposte a ulteriori rischi di frane e allagamenti, data la saturazione del suolo.
Il monitoraggio costante dell’evoluzione meteorologica
In questo contesto di incertezza, è fondamentale mantenere un monitoraggio costante dell’evoluzione meteorologica. La Protezione Civile deve prepararsi a gestire possibili emergenze, in un territorio già fortemente provato. Le previsioni meteo a breve termine giocheranno un ruolo cruciale nel determinare la gravità dell’impatto di questo nuovo sistema perturbato.