Analisi del meteo: un’anticipazione della settimana a venire
La prossima settimana si preannuncia interessante dal punto di vista meteorologico. Un’ondata di freddo artico/polare, con caratteristiche marittime, dovrebbe raggiungere la nostra Penisola nei primi giorni della settimana. Questo fenomeno, ormai noto a tutti noi, porterà un cambiamento radicale nel meteo: un flusso verticale di aria fredda che interromperà la tranquillità primaverile, instauratasi prima della fine dell’inverno.
Le previsioni meteorologiche: piogge e nevicate
Le previsioni meteorologiche indicano che i fenomeni saranno principalmente di tipo rovescio e nevoso, interessando le regioni del centro-nord. Le quote nevose varieranno, da nord a sud, tra i 200 metri (localmente in pianura sul NE) e i 400/500 metri sulle regioni centrali. In entrambi i casi, sarà fondamentale l’interazione tra l’aria preesistente e quella in arrivo, così come la capacità convettiva di un fronte freddo di sollevare una massa d’aria mite, spingendola verso l’alto. L’intensità delle precipitazioni (probabilmente temporalesche) potrebbe portare la neve anche a quote inferiori, ma senza accumuli significativi.
Un ritorno al passato
Questo scenario meteorologico ci riporta indietro di due mesi, anche se due mesi fa non c’era nulla di simile (inverno inesistente). Ora, però, stiamo cercando di capire cosa potrebbe succedere dopo questa ondata di freddo.
Le incertezze delle previsioni meteorologiche
La previsione diventa molto più complessa a questo punto. Tuttavia, l’ipotesi più accreditata prevede l’isolamento di una vasta goccia fredda sull’Europa centro-meridionale, in grado di mantenere le temperature ancora abbastanza basse e di diffondere l’instabilità.
La vera incognita, però, potrebbe essere l’insorgere di un HP dinamico in direzione dei Paesi finnici, una delle configurazioni bariche più difficili da interpretare. Secondo il modello ECMWF, questo robusto anticiclone, attraverso correnti continentali provenienti da NNE, potrebbe alimentare questo enorme lago freddo che solo molto lentamente perderebbe le sue caratteristiche e che potrebbe interferire con correnti di quota di origine basso-mediterranea.
Un futuro meteorologico incerto
Siamo entrati in un tunnel meteorologico in cui, al momento, la via d’uscita non sembra chiara. I diagrammi termici prevedono certamente un graduale aumento delle temperature, ma con l’aggiunta di questa nuova configurazione barica, le incertezze aumentano sul lungo termine.
Non è un quadro semplice, ma è sicuramente da seguire con molta attenzione.