Ecmwf (Reading): Estate normale e la prima “crisi”?

Antonio Pallucca
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Il meteo di questa stagione si è dimostrato piuttosto prevedibile, senza la presenza di bolle termiche persistenti che avrebbero potuto farci pensare a un’estate simile a quella del 2003. Al contrario, abbiamo assistito a fluttuazioni regolari dell’onda di matrice afro-mediterranea.

Negli ultimi giorni, si sono registrate temperature molto alte, in alcuni casi oltre i 40° C. Tuttavia, questo non deve essere interpretato come un’anomalia, ma piuttosto come un comportamento tipico di molte estati passate. L’atmosfera ha rispettato il ritmo naturale, con il periodo più caldo che coincide con quello che il calendario solitamente indica, ovvero la fine di luglio e l’inizio di agosto.

Un cambiamento nel meteo

Il modello meteorologico sembra suggerire un cambiamento nel meteo, con un cavo d’onda nord atlantico che si spinge verso il Mediterraneo centro orientale. Questa è una configurazione che non abbiamo ancora visto quest’estate, ma non può essere considerata anomala.

A partire da lunedì, ci aspettiamo un calo delle temperature, iniziando dal settore settentrionale e poi estendendosi al resto della Penisola. Questa fase sarà caratterizzata da prime manifestazioni temporalesche di forte intensità, dovute al contrasto tra l’aria più fredda che si fa strada su quella più calda preesistente. Questo è un trend che indica il percorso naturale del meteo.

Non c’è nulla da temere

Non c’è motivo di preoccuparsi: il calo delle temperature è un fenomeno comune durante l’estate, e non esclude la possibilità di un ritorno di condizioni meteorologiche calde e anticicloniche.

Abbiamo spesso sottolineato che l’estate attuale, con alta probabilità, terminerà in modo naturale e che le “invasioni fredde” sono parte integrante di qualsiasi semestre caldo.

Il futuro del meteo

La previsione a lungo termine indica che, dopo questa fase ciclonica, potrebbe esserci uno spostamento dell’asse altopressorio (HP Azzorre) verso il Mediterraneo centro settentrionale, con la possibilità di una successiva affermazione sul resto della Penisola.

Tuttavia, sembra probabile che l’attuale ondata di calore sia l’ultima, o almeno una delle ultime, di questa estate. Le correnti a 500 hpa, insieme ai “nastri trasportatori della natura” (JS), sembrano favorire un anticiclone atlantico più mite nel futuro, piuttosto che altre configurazioni meno gradevoli.

Il prossimo mese, agosto, probabilmente sarà meno caldo e più gradevole rispetto ai periodi precedenti.

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