Un evento meteo eccezionale: l’alluvione del 1996 in Alta Versilia e Garfagnana
Sono passati 24 anni da un evento meteo di portata eccezionale che ha colpito principalmente l’Alta Versilia, sul versante occidentale delle Alpi Apuane, e in parte la Garfagnana, nella Lucchesia. Nonostante il caldo della prima metà di giugno del 1996, nessuno avrebbe potuto prevedere l’entità di un tale diluvio. I danni più gravi si sono concentrati in un’area di circa 60 kmq, che includeva l’alto bacino dei torrenti Serra e Vezza in Versilia e la parte alta del bacino del torrente Turrite di Gallicano in Garfagnana.
Il diluvio inizia: 19 giugno 1996
La pioggia ha iniziato a cadere abbondantemente fin dal mattino del 19 giugno, raggiungendo nel pomeriggio un valore cumulato di 480 millimetri al pluviometro di Pomezzana (Stazzema), con picchi anche di oltre 150 mm in un’ora. Il pluviometro di Fornovolasco (Fabbriche di Vergemoli) ha registrato il suo massimo valore di ben 406 mm alle ore 14:45, prima di bloccarsi, con un picco massimo di 150 mm tra le ore 13 e le ore 14. L’avaria della stazione è stata causata dall’intensità eccezionale della precipitazione.
Le conseguenze del diluvio
Le conseguenze del diluvio si sono manifestate in tutta la loro drammaticità nel pomeriggio, quando le località Cardoso (Stazzema) e Fornovolasco sono state investite dall’onda di piena rispettivamente del torrente Vezza e del torrente Turrite di Gallicano e distrutte. Gli effetti già di per sé disastrosi delle acque sono stati amplificati dal notevole trasporto solido, frutto di una serie di movimenti franosi superficiali evoluti in colate detritiche che, uniti ai prodotti dell’erosione dei rii montani, si sono incanalati nell’alveo dei torrenti.
Il diluvio raggiunge la pianura
Proseguendo verso valle, il Vezza ha causato ingenti danni agli abitati di Ponte Stazzemese e Ruosina (Stazzema), quindi ha raggiunto ed allagato Seravezza. Raggiunta la pianura, presso la località San Bartolomeo di Pietrasanta, le acque hanno inondato Pietrasanta, Marina di Pietrasanta, Forte dei Marmi e Montignoso.
La situazione in Garfagnana
Sul versante della Garfagnana, il torrente Turrite di Gallicano, superato l’abitato di Fornovolasco, ha raggiunto l’invaso artificiale di Trombacco che, quasi vuoto per manutenzione, è stato in grado di accogliere gran parte dell’onda di piena e detriti salvando il centro di Gallicano situato più a valle.
Il bilancio dell’alluvione
Complessivamente si sono registrati 4500 sfollati e quattordici morti: dodici nella sola Cardoso, di cui uno mai più ritrovato, una persona nella zona di Pietrasanta e un’altra a Fornovolasco. Alcuni giorni dopo l’evento, un funzionario della Regione Toscana ha perso la vita durante un sopralluogo precipitando in un canalone.
Le misure adottate dopo l’alluvione
Per ulteriori approfondimenti sull’eccezionale alluvione, vi consigliamo la lettura del seguente articolo, distribuito in più capitoli. Ora a Cardoso non ci sono case sul greto dei torrenti, gli alvei sono allargati e sono state fatte le opere per cercare di smorzare eventuali onde di piena paragonabili a quella del 1996.