La prossima invasione del vortice polare: analisi e prospettive meteo

Daniele Rossi
3 Min tempo di lettura

Analisi del meteo: previsioni per la prossima settimana

Dopo una fase iniziale di freddo e, per alcune regioni del centro-sud, di maltempo, il vortice freddo, senza vie di fuga, sembra voler nuovamente dominare l’area mediterranea fino a giovedì o venerdì della prossima settimana.

Un meteo atipico per il periodo

Come abbiamo accennato in un precedente articolo, le previsioni meteo mostrano delle caratteristiche insolite per il periodo in esame. Infatti, per quasi tutta la prossima settimana, saremo interessati da un meteo freddo e instabile che coinvolgerà la nostra Penisola, portando ancora neve a quote medio basse sulle aree di levante, dalle Marche fino alla Calabria ionica e sul medio e basso Tirreno, comprese le due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, a intervalli alterni.

Un periodo freddo e nevoso senza soste

Ciò che risulta dalle previsioni meteo, è che il periodo freddo e nevoso non sembra avere delle pause, ma coprire un arco temporale che si estende fino alla fine del mese di febbraio.

Il meteo al Nord

Nelle nostre analisi meteo, abbiamo sempre parlato di regioni centro-meridionali, escludendo, per pura logica sinottica, il nostro settentrione che è rimasto sempre ai margini di questa circolazione. Ma sarà sempre così o ci sono novità per le nostre regioni padane?

Previste novità meteo per il Nord Italia

Analizzando le previsioni meteo a lungo termine, basate sul modello di Reading, già dal prossimo fine settimana qualcosa di più incisivo dovrebbe manifestarsi, portando il tanto atteso peggioramento del meteo al nord della Penisola.

Il ruolo dell’anticiclone atlantico

L’anticiclone atlantico, in connubio con un dinamico russo, sembra in grado di accentuare ancora di più questa chiusura della saccatura del vortice polare nell’area mediterranea. Un vero e proprio “schiaccianoci” atmosferico che, come previsto dalla carta delle ECMWF per la prossima domenica, dovrebbe spingere una depressione non più sul Mediterraneo centrale, ma farla interagire tra gli alti Balcani e l’Austria, con graduale spostamento verso sud ovest.

Le precipitazioni potrebbero raggiungere anche l’occidente

Tra le varie ipotesi, questa sembra la più probabile e ricca di spunti per quelle aree che da tempo sono rimaste “castigate”. Quindi, dalle regioni nord orientali, le precipitazioni, nevose anche a quote pianeggianti, potrebbero raggiungere anche quelle occidentali.

Una tendenza che necessita di ulteriori conferme

Questa tendenza, ovviamente, necessita di ulteriori conferme, ma sembra acquisire sempre più rilevanza all’interno della struttura meteo considerata. Quando si presentano queste situazioni di depressioni chiuse, nei nostri mari, l’asse di saccatura inizia a subire delle oscillazioni molto irregolari con improvvise regressioni, quando sembra aver esaurito tutta la sua energia. Una situazione che potremmo definire “semipermanente” e che deve giocare il suo ruolo nell’area centro-meridionale europea, variando progressivamente la struttura depressionaria.

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