L’anticiclone russo “si ritira” sotto la pressione del vortice polare

Daniele Rossi
4 Min tempo di lettura

Analisi del meteo: previsioni per la prossima settimana

Nel corso della prossima settimana, fino a giovedì, il meteo si preannuncia particolarmente turbolento per alcune regioni del centro-sud Italia, soprattutto quelle affacciate sul lato occidentale. Non si escludono tuttavia possibili ripercussioni anche nelle regioni settentrionali e nord-orientali. A partire dalla fine della settimana, sembra che il meteo stia per cambiare direzione.

Variazioni di temperatura e possibili nevicate

Le basse temperature che abbiamo sperimentato in questi giorni, finalmente degne di un vero inverno, inizieranno a salire gradualmente, soprattutto nel lato occidentale del nostro Paese, grazie all’arrivo di correnti più miti. Questo aumento di temperatura, che dovrebbe protrarsi fino alla prossima domenica, potrebbe portare ancora neve, anche a quote medio-basse, in alcune aree dell’Italia centrale. Questa fase, tuttavia, deve essere considerata in un contesto molto locale, riferendosi principalmente al lato orientale, dove le correnti sud-orientali saranno le ultime ad arrivare.

Anticiclone atlantico e saccatura del VP

Tra venerdì e sabato, l’anticiclone atlantico sembra voler avanzare verso la nostra Penisola in modo più deciso, portando un tiepido soffio “primaverile”. Tuttavia, la sua permanenza sembra essere minacciata da una “pericolosa saccatura” del VP, che sembra intenzionata a riconquistare l’area mediterranea. Questa mossa è fortemente contrastata sia da una residua circolazione in quota, oraria, sul settore dell’Europa orientale, sia da una non decisa spinta ciclonica sulla parte centro-occidentale del Mediterraneo.

Analisi dei modelli meteorologici

L’analisi basata su vari modelli meteorologici, qui illustrata graficamente attraverso l’emissione del modello di Reading, che riassume in media l’andamento di molti modelli a lungo raggio, mette in evidenza una nuova fase, già sperimentata, del semestre freddo.

Arrivo di aria polare marittima

Un nuovo flusso di aria polare marittima, in una prima fase, arriverà sulla nostra Penisola portando condizioni nuovamente instabili, attualmente anche marcatamente instabili, con il ritorno delle precipitazioni nevose a quote medio-basse già a partire dalla fine del lunedì prossimo venturo su molte regioni centro-meridionali.

Incertezze per il settore padano

Data la lunga proiezione temporale, rimane ancora l’usuale “incognita” per il settore padano, in particolare per quello occidentale. Data l’ampia scala temporale trattata, dobbiamo necessariamente delineare queste linee molto sintetiche che, inevitabilmente, dovremo rivedere nei prossimi giorni.

Il ritorno del tepore primaverile

Va detto che “il tepore primaverile” farà la sua prima apparizione sul Mediterraneo, ma non sarà un’affermazione definitiva. L’inverno ha ancora “grandi energie” da spendere. Purtroppo, facendo un bilancio, dobbiamo ammettere che questo inverno, a differenza di altri forse leggermente più miti, è stato molto avaro con il settore alpino relativo al versante italiano.

Considerazioni sulle aree alpine

Le opportunità per queste aree, possiamo dire con buona approssimazione, sono quasi tutte sfumate e non potranno essere “ripagate” da qualche “improvvisa” depressione che regalerà 3 giorni di neve per le Alpi. Per queste aree, l’appuntamento, onestamente, deve essere rinviato al prossimo inverno. Solo le basse temperature, che si manifesteranno anche in futuro, potranno garantire loro una buona tenuta del manto nevoso precedentemente accumulato.

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