Questa rielaborazione dovrebbe rappresentare l’evento più probabile

Daniele Rossi
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Analisi del meteo: un’interpretazione evolutiva

Nel corso di questa analisi, abbiamo preso in esame il run delle GFS 00, previsto per il 16 gennaio 2005, includendo sia la carta al suolo che il gpdam a 500 hpa. Questo studio è stato condotto con un approccio probabilistico, utilizzando anche il modello delle ENS relativo ai gpts alla quota dei 500 hpa. Questa combinazione ideale tra quota e suolo ci ha permesso di elaborare la nostra interpretazione.

La linea bianca e grassetto: un indicatore chiave

La linea in bianco e in grassetto, che abbiamo ridisegnato, rappresenta la congiunzione dei punti più frequentati da oltre cinque emissioni del modello in questione. Questa “sinusoide”, o orientamento barico, sembra indicare un cambiamento significativo nel meteo che ci sta attualmente interessando, dopo un periodo di dominio dell’anticiclone nell’area mediterranea.

Un cambiamento nel meteo: l’HP di matrice basso europea

L’HP di matrice basso europea, con radice sub tropicale, dopo aver “ristagnato” sulla parte centro meridionale del nostro Continente, sembra ora essere ben deciso a “rompere” il connubio del Vortice Polare. Questa divisione importante potrebbe permettere a un’onda termica stabilizzante e più mite di spingersi ben oltre la parte centrale dei paesi finnici, allungando e schiacciando la figura altopressoria lungo i meridiani.

Un’ipotetica nuova configurazione del meteo

Da questa “ipotetica” nuova configurazione del meteo, dovrebbe derivare un “allentamento” dell’attività del VP e un relativo “scivolamento” di una parte di esso verso il settore nord orientale europeo, ovvero la Russia europea. Questo scenario aprirebbe un “corridoio” di aria fredda proveniente dalle alte latitudini Continentali, creando un flusso artico diretto, mediamente, verso la nostra Penisola e in particolare sul settore di levante.

Una proiezione probabilistica del meteo

Voglio sottolineare che questa proiezione del meteo ha solo un valore “probabilistico” e non è assolutamente e volutamente “forzata” da alcuna tendenza che possa essere in ordine ad andamenti climatici relativi alla “maturità” della stagione in essere. Ci vorranno certamente ulteriori conferme, ma, dato il risultato ottenuto, sembra che un buon 50% del percorso descritto sia “assimilato o assimilabile”.

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