Analisi Meteorologica: Il Vortice Troposferico e l’Anticiclone Atlantico
Numerose interpretazioni basate su studi della troposfera ci hanno portato a ipotizzare un rallentamento dell’attività del vortice in questione. Un “rilassamento” che avrebbe dovuto portare, in un periodo più o meno lungo, a un deciso rinvigorimento dell’attività dell’anticiclone atlantico verso latitudini più elevate. Tuttavia, per ragioni “interattive” non ancora completamente comprese riguardo l’efficacia reale su i substrati atmosferici, nonostante l’uso frequente di tali analisi, non sembra che ciò possa verificarsi al momento.
Analisi Deterministiche e il Ciclone Freddo
Le ultime analisi deterministiche, che sono puramente basate su elaborazioni e calcoli matematici dei modelli meteorologici, non sembrano voler considerare, per vari motivi, tra cui uno di natura orografica e l’altro fisico di “persistenza”, la perdita di forza di questo autentico ”ciclone freddo”.
La Situazione al Suolo e l’Anticiclone Siberiano
Se osserviamo la situazione al suolo, prevista dal modello di Reading per la data del 24.12.2004, possiamo notare nel settore asiatico, una figura “vivace” dell’anticiclone termico di origine siberiana. I valori barometrici al suolo sembrano eccellenti e in aumento, con una pressione media generalizzata fino al confine delle pianure russe, e quasi tutti attestabili intorno ai 1035 hpa e oltre. Questo dovrebbe essere un buon “presagio” per un promontorio, decisamente determinato, verso il settore europeo.
Il Vortice e l’Incognita della Quota 500 hpa
L’unico “mistero” molto serio è sempre rappresentato da questo vortice che raggiunge anche la quota di 500 hpa, con un’ottima corrispondenza suolo/quota, e che non sembra, per il momento, avere intenzione di lasciare il posto a qualsiasi altra configurazione barometrica.
Le Prospettive Future e l’Anticiclone Russo/Siberiano
L’unico ”indizio” che ci arriva, da un insieme di previsioni multimodello, potrebbe essere dato da un intrappolamento del vortice verso latitudini più basse e relativa perdita di forza ed attività. Solo l’Alta Pressione delle Azzorre potrebbe favorire questo! Possiamo dire che la stagione invernale sta iniziando ora, non dobbiamo preoccuparci troppo, e che le condizioni, probabilmente non imminenti, per un “cambiamento significativo” potrebbero manifestarsi entro la prima decade di gennaio. Quindi, possiamo solo augurare un “buon lavoro” all’anticiclone russo/siberiano.