Previsioni meteo: un’analisi futuristica
Il meteo è un elemento che influenza la nostra vita quotidiana. Le previsioni meteo, quindi, sono di fondamentale importanza per programmare le nostre attività. In questo articolo, ci concentreremo sulle previsioni meteo per il prossimo fine settimana, tra il 20 e il 21 del mese corrente.
Un’analisi basata sul modello ECWF
Secondo il modello ECWF, che indica la disposizione e la collocazione delle nubi e dei relativi fronti, sembra che ci sia una probabile situazione “ciclica” di afflussi artico marittimi. Il Mediterraneo sembra essere l’obiettivo principale di questi afflussi.
Ovviamente, stiamo analizzando una previsione in piena ottica “futuristica”, poiché la disposizione temporale è così ampia da sembrare una semplice osservazione riferita al tempo presente e proiettata su oltre 7 giorni previsionali. Un’impresa ardua, con risvolti ancora poco chiari.
La legge della persistenza
Tuttavia, basandoci su una semplice legge, la persistenza di fenomeni cadenzati nel tempo e verso una direzione pressoché analoga, possiamo dedurre alcune cose. L’orientamento delle correnti alle alte e medie quote dell’atmosfera sembra essere caratterizzato da ampie saccature e altrettanti ampi promontori sul comparto atlantico e quello centrale europeo.
Questa struttura atmosferica risulterebbe quindi leggibile attraverso delle varianti/variabili non significative la cui probabilità non sembra essere proporzionata direttamente al periodo osservato. Pertanto, una situazione temporale in lontana prospettiva potrebbe avere la stessa probabilità di successo, accadimento, di una a non lunghissimo termine.
Le previsioni per la nostra Penisola
Dopo questa “certa” avvezione fredda che inizierà ad interessare la nostra Penisola dal fine settimana, apportando le prime nevi a quote medio basse sui rilievi delle regioni centro meridionali di levante e quelle di ponente, dovrebbe seguire un periodo stabile anticiclonico. Questo periodo, caratterizzato da un rapido aumento della pressione atmosferica a partire da lunedì prossimo e a cominciare dal settore di nord ovest della Penisola, dovrebbe durare almeno 5/6 giorni.
Un interrogativo sul futuro
L’interrogativo più grosso si pone proprio alla scadenza di quanto detto sopra. Molti modelli leggono tale evoluzione come possibile “alternanza” a questa situazione attuale e danno dei timidi cenni circa la comparsa di correnti occidentali di matrice atlantica.
Tuttavia, questa alternativa è possibile, ma non concettualmente e previsionalmente; poiché mostra dei salti previsonali alquanto stridenti.
La previsione del centro di Reading
Diamo quindi credito alla più logica espressione previsionale proposta dal centro di Reading. Vi sono reali possibilità che un nuovo cavo d’onda di matrice artica si possa nuovamente spingere in direzione del Mediterraneo tra le date del 20/22 del mese di novembre.
Ovviamente, quanto sopra detto rimane una ipotesi, che cercheremo di convalidare nei prossimi editoriali.