Analisi del meteo sui social network
Negli ultimi quarantacinque giorni, abbiamo condotto un’attenta analisi dei vari social network, con l’obiettivo di comprendere l’opinione meteorologica degli utenti online. Nonostante le critiche più o meno intense e più o meno accettabili, abbiamo tratto le nostre conclusioni: per molti appassionati – e non solo – febbraio e marzo sono stati due mesi da ”incubo” meteorologico.
Il meteo come “dono divino”
Iniziamo da coloro che, al contrario, hanno visto questi due mesi come un ”dono divino”. È comprensibile, ma è evidente che chi ha esultato per l’assenza di precipitazioni e per temperature decisamente anomale non comprende le conseguenze a cui va incontro. È proprio vero, spesso la memoria è breve, altrimenti non si spiega come la terribile siccità del 2017 non abbia insegnato nulla.
A queste persone chiediamo, se possibile, di mettere da parte il loro amore per le belle giornate e concentrarsi sul normale susseguirsi delle stagioni. A queste persone vogliamo fare una domanda: vi sembra normale che a febbraio non piova, non nevichi e non faccia freddo? Abbiamo una seconda domanda: vi sembra normale che marzo proponga quasi esclusivamente l’Alta Pressione? Provate a rispondere, oggettivamente, e capirete che si sta avvicinando la fine di un incubo meteorologico.
Incubo meteo: una seconda siccità
Sì, incubo meteo, perché una seconda siccità non può che essere definita tale. Siamo nuovamente in deficit pluviometrico e non veniteci a dire che i bacini sono colmi. Potrebbero anche essere colmi, ma se le riserve idriche non vengono reintegrate ci mettono poco a mandarci in crisi.
Ecco perché concordiamo totalmente con chi, sempre nei social, ha esultato e esulta per il possibile cambiamento di inizio aprile. Ma è importante fare una distinzione: concordiamo con chi spera nel ritorno delle piogge, dissentiamo con chi invece spera nel freddo, nella neve, nei super temporali.
Non possiamo correggere un’anomalia con altre anomalie
Non possiamo ogni volta correggere un’anomalia meteorologica con altre anomalie. È la tendenza degli ultimi decenni, lo sappiamo bene, ma non va bene. Possiamo rallegrarci per le piogge, non certo per un’ondata di freddo che rischierebbe di fare altri danni. Pensate all’agricoltura, giusto per citarvi un esempio: che succederebbe se si verificassero forti gelate? Non sarebbe di certo un bene. Non è un bene la siccità ma non è un bene neppure il gelo.
L’incubo meteo sta finendo, sì, ma potrebbe iniziare un altro. Speriamo non sia così, speriamo che la primavera possa fare la primavera e nient’altro.