Analisi delle previsioni meteorologiche per la prima metà di marzo
Le previsioni meteorologiche per la prima metà di marzo sembrano essere un enigma per i modelli previsionali. Non tanto per la certezza di un cambiamento, che è ampiamente confermato, ma per la natura di questo cambiamento. Il meteo sarà influenzato principalmente dall’Atlantico, che promette di portare un cambiamento radicale.
L’Oceano Atlantico, che non ha mai realmente dormito, si sta risvegliando. Fino ad ora, ha preferito lanciare le sue perturbazioni, a volte veri e propri cicloni extratropicali, a ovest delle Azzorre.
Il ruolo dell’Alta Pressione
In Europa, la risposta a queste perturbazioni è stata l’Alta Pressione. Questa Alta Pressione sta letteralmente “scaldando” le nazioni occidentali come la Francia, la Spagna e il Regno Unito. È sorprendente vedere certi valori di temperatura, come oltre 25°C o addirittura quasi 30°C, in pieno inverno. Non dimentichiamo, siamo ancora in inverno.
Ma torniamo alle previsioni meteorologiche. Ci sono diverse opinioni: alcuni prevedono un clima più freddo, altri meno. Chi prevede il freddo attribuisce un ruolo fondamentale all’Alta Pressione. Sebbene cederà il blocco anticiclonico, la sua struttura rimarrà ancorata all’Europa occidentale. Da qui potrebbe modulare spinte più o meno forti verso nord, con conseguente discesa d’aria fredda dai quadranti settentrionali. Il Mediterraneo centrale potrebbe essere uno degli obiettivi.
La circolazione atlantica “pura”
Al contrario, altri attribuiscono maggiore importanza alla circolazione atlantica “pura”, ovvero perturbazioni da ovest verso est senza tutte quelle ondulazioni che porterebbero l’aria fredda. In caso di una circolazione di questo tipo, il maltempo ci colpirebbe comunque, ma in un quadro climatico sicuramente diverso.
Chi avrà ragione? La verità, come spesso accade, potrebbe essere a metà strada. Tuttavia, sembra che ci siano le condizioni ideali per affondi artici di una certa vivacità. Freddo, e anche neve, potrebbero segnare alcuni interessanti colpi di coda dell’inverno. Il più interessante, naturalmente per gli effetti, potrebbe verificarsi nel corso della seconda decade di marzo coinvolgendo un po’ tutte le nostre regioni. Vedremo se sarà così o meno, ma quello che possiamo affermare con certezza è che il cambiamento è dietro l’angolo. Addio Alta Pressione.