La formazione della neve: un fenomeno meteorologico affascinante
La neve, con la sua bellezza incantevole, è un fenomeno meteorologico che si origina generalmente a causa di un contrasto termico. Questo avviene quando un flusso di aria più mite scorre su uno strato di aria fredda preesistente. Le nevicate più abbondanti, che non sono legate a processi orografici, derivano sempre da questa dinamica.
La struttura molecolare della neve
La neve che cade da una nube, solitamente un alto strato, tra i 2500 e i 4000 metri di altitudine, assume la sua tipica struttura molecolare a forma di stella striata. Questo avviene nonostante l’esistenza di correnti più umide e temperate a tali altitudini, ma sempre a temperature decisamente sotto lo zero.
Il viaggio della neve verso il suolo
Durante la sua caduta verso il suolo, la neve inizia a fondere quando incontra strati d’aria più caldi. In questa fase, è in grado di assorbire una grande quantità di calore dalla colonna d’aria sottostante, innescando un rapido raffreddamento che permette la sua conservazione fino a quando raggiunge il suolo.
Le condizioni ideali per le abbondanti nevicate
Le condizioni meteorologiche più favorevoli per le abbondanti nevicate si verificano quando le temperature al suolo sono uguali o vicine allo zero. A tali temperature, l’aria contiene più vapore, facilitando una rapida aggregazione delle microparticelle di ghiaccio (cristalli) che, unendosi tra loro, acquisiscono un peso specifico maggiore e precipitano al suolo.
La differenza tra le nevicate leggere e quelle abbondanti
A temperature di origine molto più fredde, quindi notevolmente sotto lo zero, la neve cade con minore intensità e assume una forma molecolare più allungata e polverosa. Questa è la differenza fondamentale tra una precipitazione leggera ma continua, tipica dei paesi nordici o delle aree continentali fredde, e una precipitazione di impronta “mediterranea”, molto più abbondante ma limitata nel tempo.
La “qualità” delle diverse precipitazioni nevose
Le diverse precipitazioni nevose, una volta raggiunto il suolo, formano accumuli diversi. Nel primo caso, gli accumuli si formano rapidamente e sono notevoli a causa di una maggiore aggregazione dovuta all’umidità presente nei cristalli. Nel secondo caso, la precipitazione, sebbene non abbondante, è più persistente, ma con accumuli decisamente inferiori.
La temperatura e la neve
È vero che la temperatura dell’aria tende a aumentare leggermente prima della caduta della neve. Tuttavia, per una continua precipitazione nevosa, è indispensabile che questo aumento di temperatura sia assolutamente limitato e completamente assorbito dai cristalli di ghiaccio nel loro percorso verso il suolo.