Le previsioni meteo per l’imminente stagione invernale 2024/2025 sembrano essere condizionate da una fase debole del fenomeno La Niña, come indicato dalle più recenti proiezioni meteorologiche. Questo evento potrebbe avere un impatto significativo sul meteo a livello globale nei prossimi mesi. I principali modelli stagionali sembrano convergere verso uno scenario meteo che rispecchia questa tendenza.
È importante sottolineare, tuttavia, che le previsioni stagionali passate, specialmente quelle rilasciate a settembre, hanno spesso sottovalutato le ondate di freddo, prevedendo un meteo più mite del previsto.
La Niña: un elemento fondamentale nel meteo globale
Il meteo globale è influenzato da una serie di fattori complessi, sia a livello globale che locale. Tra questi, un evento di La Niña nel Pacifico si distingue quest’anno, nonostante la sua intensità sia prevista come debole o moderata. Si prevede inoltre che il vortice polare avrà un impatto significativo, soprattutto nella seconda metà dell’inverno.
Le recenti analisi delle anomalie delle temperature oceaniche di settembre mostrano un’importante anomalia negativa nelle acque superficiali dell’area ENSO (El Niño-Southern Oscillation) centrale e orientale, che risultano più fredde del normale. Questa configurazione “a onda” è il risultato degli alisei orientali che spingono le acque più calde verso ovest, lasciando spazio a un raffreddamento in superficie.
I modelli di previsione indicano un ulteriore calo delle temperature oceaniche nel corso dell’autunno e dell’inverno, suggerendo che la soglia per un evento di La Niña potrebbe essere raggiunta, anche se l’intensità si manterrà probabilmente tra debole e moderata.
La Niña e le sue ripercussioni sui modelli invernali
Un evento di La Niña tende a creare un sistema di alta pressione nel Pacifico settentrionale, che a sua volta favorisce lo sviluppo di un’area di bassa pressione sull’Alaska e sul Canada occidentale. Questo configura un flusso a getto che viene spinto più a sud, tra le due aree di pressione contrastante.
Per l’inverno 2024/2025, sono stati presi in considerazione due dei principali modelli di previsione stagionale: ECMWF (Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine) e UKMO (Ufficio Meteorologico del Regno Unito). Entrambi forniscono un’analisi del probabile andamento meteorologico nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, indicando le tendenze climatiche prevalenti per l’intero inverno.
Sebbene queste previsioni non possano indicare con precisione le condizioni giorno per giorno, forniscono una visione generale dei pattern meteorologici che domineranno la stagione invernale. Tuttavia, va notato che i modelli di settembre spesso sovrastimano le temperature più calde, risultando meno affidabili nella rilevazione di ondate di freddo.
Le previsioni ECMWF per l’Inverno
Le previsioni del modello ECMWF indicano un classico schema di pressione associato a La Niña, con un’area di alta pressione nel Pacifico settentrionale e una vasta zona di bassa pressione che si estende dal Canada fino alla Groenlandia. Parallelamente, una forte area di alta pressione si sviluppa sugli Stati Uniti meridionali e si espande attraverso l’Atlantico fino all’Europa continentale.
Questo schema di pressione sposta la corrente a getto verso il nord-ovest degli Stati Uniti, mentre sull’Europa viene deviata più a nord a causa della presenza dell’area di alta pressione menzionata. Di conseguenza, le temperature previste per l’Europa sono generalmente più calde del normale, in particolare nelle regioni meridionali e centrali, a causa dell’influenza del sistema di alta pressione.
Per quanto riguarda le precipitazioni, le previsioni mostrano condizioni più secche nelle zone occidentali e sud-occidentali del continente europeo, mentre le regioni settentrionali dovrebbero registrare precipitazioni superiori alla media, in particolare sotto l’influenza della corrente a getto. Per quanto riguarda le nevicate, si prevede una diminuzione rispetto alla media stagionale in gran parte dell’Europa, ad eccezione della Scandinavia, dove le condizioni di bassa pressione favoriranno un aumento delle nevicate.
Le previsioni UKMO per l’Inverno
Anche il modello UKMO prevede uno schema meteorologico influenzato da La Niña, con una zona di alta pressione sul Pacifico settentrionale e una di bassa pressione tra Canada e Groenlandia, in linea con quanto previsto da ECMWF. Un’altra area di alta pressione si estenderà sopra l’Europa, contribuendo a configurare un inverno più caldo del normale per gran parte del continente.
Allo stesso modo di ECMWF, le previsioni di precipitazioni del modello UKMO indicano maggiori precipitazioni nelle regioni settentrionali e centrali dell’Europa, mentre le aree meridionali, protette dall’alta pressione, registreranno condizioni più secche. Tuttavia, una caratteristica chiave di un evento di La Niña è la maggiore probabilità di un indebolimento del vortice polare, il che potrebbe portare a repentini eventi di freddo intenso, soprattutto nelle fasi più avanzate dell’inverno.
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