Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
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Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
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Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
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All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
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Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
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All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
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Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
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Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…
Variazioni meteorologiche estreme: un fenomeno preoccupante
Non si tratta di esagerazioni da parte nostra, ma piuttosto di esagerazioni meteorologiche. Sì, avete capito bene, siamo di fronte alla solita situazione: un periodo di stabilità atmosferica porta a un aumento repentino delle temperature.
Un aumento delle temperature fuori dal comune
Non stiamo parlando di semplici aumenti, ma di vere e proprie esplosioni al rialzo che ci presentano un quadro termico che poco o nulla ha a che fare con il periodo dell’anno in cui ci troviamo. Siamo a metà Novembre e vi chiediamo: vi sembra normale che le temperature massime superino i 20°C? E che in alcuni casi si raggiungano addirittura picchi di 25°C?
Un meteo malsano e pericoloso
Non lo è affatto. Ne abbiamo parlato ripetutamente e non ci stancheremo mai di sottolineare che un meteo di questo tipo non è affatto sano. Anzi, è malsano, anzi è pericolosissimo. Desiderare un po’ di bel tempo è comprensibile, soprattutto nelle regioni d’Italia maggiormente colpite dalle piogge alluvionali delle ultime settimane.
Il caldo non è sempre un bene
Ma c’è una differenza tra sperare nel bel tempo e augurarsi che faccia caldo. Non dobbiamo affatto augurarcelo perché poi gli eccessi termici si pagano. Purtroppo spesso e volentieri a caro prezzo. L’ultimo periodo anticiclonico, come al solito caratterizzato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, non ci lascia affatto tranquilli.
Un cambiamento meteorologico in vista
All’orizzonte appare un cambiamento eclatante, un vero e proprio sconquasso atmosferico che dovrebbe tradursi nel primo assaggio d’Inverno. Ecco quindi che il crollo termico all’orizzonte potrebbe esaltare, tanto per cambiare, i contrasti termici. Contrasti termici significa, ahi noi, energia termica spendibile e l’eccesso di calore non farà altro che sovra alimentare eventuali strutture cicloniche mediterranee.
Le probabilità di un cambiamento
Strutture che potrebbero svilupparsi nel momento in cui l’aria fredda artica – perché si sta parlando di un’irruzione fredda o di alcuni impulsi artici – dovesse sfondare sui nostri mari. Ma quali sono le probabilità, ad oggi, che ciò accada? Beh, carte alla mano le chances stanno aumentando.
Le proiezioni modellistiche si orientano verso il freddo
Le proiezioni meteorologiche, pian piano, si stanno orientando tutte in quella direzione dopo che alcuni centri di calcolo internazionali avevano provato a limitare l’azione polare. Gli ultimissimi aggiornamenti strizzano l’occhio all’Inverno, piaccia o non piaccia dobbiamo prenderne atto.
Un terremoto barico continentale in arrivo?
Peraltro ci sta, ricordate quando scrivevamo che un blocco anticiclonico di siffatta natura solitamente preludeva a un terremoto barico continentale? Ecco, appunto, non ci sbagliavamo. Quel tipo di configurazione statisticamente precede irruzioni fredde importanti ed eccoci qui, pronti a commentarle insieme. Con la speranza, sia chiaro, che il Mediterraneo non ci metta lo zampino…