Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
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Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
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Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.
Il meteo di Dicembre: un inizio mite e asciutto
L’arrivo di Dicembre sarà segnato da un clima piacevolmente mite e da condizioni meteorologiche asciutte. Questo sarà possibile grazie all’influenza di un potente Anticiclone che si prevede si posizioni sull’Europa occidentale. Ma non siate troppo sorpresi, il freddo era previsto, ma solo in un secondo momento. Analizziamo la situazione passo dopo passo.
Novembre: un finale compromesso
La fine di Novembre sarà segnata da un’ondata artica: un argomento che abbiamo già affrontato in numerosi articoli. Ci aspettiamo piogge diffuse e le prime nevicate sulle Alpi, con accumuli che potrebbero essere significativi nelle aree montane sopra i 1.500 metri, a partire dal 23 del mese. Come spesso accade in queste situazioni meteorologiche, l’Alta Pressione è pronta a rovinare le aspettative.
Un duello atmosferico
Il confronto tra l’Anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda sarà cruciale per il meteo del nostro Paese nelle prossime settimane. Quando il flusso perturbato atlantico scenderà di latitudine, spingerà masse d’aria umida verso l’Italia. In questo scenario, i venti meridionali che soffieranno dal Mediterraneo potrebbero contribuire a un aumento delle temperature, soprattutto al Centro-Sud, mantenendole ben al di sopra delle medie stagionali per il periodo.
Attenzione all’umidità
Tuttavia, questa eccessiva umidità potrebbe essere il detonatore ideale per la formazione di intense celle temporalesche, soprattutto lungo le coste tirreniche. Si prevedono piogge abbondanti, che potrebbero causare accumuli importanti, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti in aree già colpite da precedenti episodi di maltempo.
Prime nevicate in montagna e ritorno del freddo
Con il progressivo abbassamento delle temperature che seguirà l’indebolimento dell’Anticiclone, l’Italia vedrà il ritorno della neve su molte zone alpine e appenniniche. Le nevicate saranno più probabili nelle regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, e Trentino-Alto Adige, con la possibilità di accumuli già a partire dai 1.200-1.300 metri. Anche sull’Appennino settentrionale potrebbero verificarsi nevicate, sebbene inizialmente a quote più elevate.
Instabilità atmosferica
La variabilità atmosferica sarà inoltre accentuata dalla formazione di minimi depressionari tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno, che potrebbero convogliare ulteriori masse d’aria instabile sul territorio italiano. Le regioni più esposte al maltempo saranno ancora una volta quelle del Nord Italia e del Centro, ma anche alcune zone del Sud Italia non saranno esenti da episodi di piogge intense.
Dicembre: un mese di cambiamenti
Dato per compromesso il meteo dei primi giorni dicembrini, andiamo a vedere cosa possiamo dire successivamente. Oltre l’Immacolata, le incertezze aumentano, ma alcuni scenari suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone che potrebbe riportare condizioni più stabili, anche sopra media in quota. Nel complesso, Dicembre potrebbe alternare periodi miti, soprattutto in avvio, a episodi freddi e perturbati, con un grosso Anticiclone guastafeste proprio per il Ponte.