Impatti devastanti del meteo sul Mediterraneo
Il meteo nel Mediterraneo sta subendo cambiamenti drastici, con conseguenze pesanti e durature. Eventi disastrosi recenti, come le inondazioni in Italia, Valencia e Grecia, sono testimonianza di un’escalation inarrestabile di questi episodi gravi. Purtroppo, la tendenza è quella di un aumento continuo di tali eventi.
Un punto critico del meteo
La regione mediterranea sta vivendo un riscaldamento rapido che supera la media globale. Negli ultimi sessanta anni, la temperatura media è salita di circa 1,1 gradi, con aumenti ancora più marcati nella zona centro-occidentale del bacino. Durante l’Agosto scorso, le acque del nostro mare hanno raggiunto un picco medio di 28 gradi, un record senza precedenti, paragonabile a quello dei mari tropicali. Questo fenomeno accelera il riscaldamento non solo dell’atmosfera, ma anche delle acque marine, provocando gravi ripercussioni sul ciclo idrologico.
Le leggi della fisica e il meteo
L’aria più calda ha una maggiore capacità di trattenere umidità, causando precipitazioni violente e concentrate in brevi periodi. Al contrario, si intensificano anche i periodi di siccità, creando un pericoloso alternarsi di situazioni estreme. Questo scenario alimenta eventi catastrofici come le alluvioni lampo e i Medicane, cicloni mediterranei simili a uragani. Insomma più è caldo e maggiori sono i pericoli di fenomeni estremi.
L’aria calda e umida nei bassi strati atmosferici, quando interagisce con correnti fredde in quota, genera instabilità estrema. Ciò favorisce la formazione di temporali violenti e autorigeneranti, come i sistemi “V-shaped”, responsabili dell’alluvione devastante a Valencia. Ma pure in altre occasioni ce ne sono stati pure nel nostro Paese.
Sistemi quasi statici, con gravissime conseguenze
Un altro aspetto allarmante è la crescente tendenza di questi mostri a rimanere statici, la cosiddetta “Lenta evoluzione”. Le aree di bassa pressione si bloccano per periodi prolungati, causando precipitazioni continue che sovraccaricano il territorio, aumentando il rischio di inondazioni. Questo comportamento è una conseguenza diretta del riscaldamento globale, che altera le dinamiche delle correnti atmosferiche.
La vulnerabilità del territorio mediterraneo amplifica gli effetti di questi fenomeni estremi. L’eccessivo consumo di suolo e l’urbanizzazione in aree a rischio idrogeologico peggiorano le conseguenze delle alluvioni. Inoltre, la mancanza di politiche adeguate per la mitigazione e l’adattamento climatico lascia molte comunità esposte a pericoli crescenti.