La regione Emilia-Romagna è stata recentemente teatro di eventi meteorologici estremi. Tra questi, merita una menzione particolare l’episodio di pioggia intensa che ha interessato la stazione meteorologica di San Cassiano sul Lamone (RA) tra il 17 e il 19 settembre 2024.
La disponibilità di un ampio archivio storico, risalente al 1935, che raccoglie dati sulle massime precipitazioni cumulate anno per anno su diverse scale temporali (24, 12, 6, 3, e 1 ora), ha permesso di confrontare questo evento con quelli passati e di valutarne l’eccezionalità.
Se si prendono in considerazione le precipitazioni cumulate in 24 ore, l’evento del settembre 2024 si distingue come un outlier statistico estremo, con un totale di 360 mm di pioggia caduta, secondo i dati forniti dall’ARPAE. Questo valore è talmente elevato da risultare completamente fuori scala nel boxplot delle precipitazioni.
Un altro outlier recente è l’evento del maggio 2023, con un accumulo di 207,8 mm in 24 ore, un valore significativamente superiore al massimo storico. Entrambi questi eventi superano il limite statistico per essere considerati outlier, ma quello del settembre 2024 rappresenta un valore completamente anomalo rispetto al meteo tipico della stazione.
Analizzando le precipitazioni massime cumulate in 12 ore, l’accumulo del settembre 2024 risulta ancora una volta totalmente fuori scala, superando di gran lunga gli altri due outlier rilevati nella serie storica: il secondo evento del maggio 2023 e un episodio del 1984. Questo evidenzia che l’intensità delle piogge del settembre 2024 ha rappresentato un’anomalia significativa anche su periodi di accumulo più brevi.
Se si considerano invece le precipitazioni cumulate in intervalli di 6 e 3 ore, gli eventi del maggio 2023 non risultano più outlier, mentre quello di settembre 2024 continua a distinguersi nettamente. Questo sottolinea una differenza fondamentale tra gli eventi di maggio 2023 e quello di settembre 2024: nei primi due, il problema principale era la persistenza delle precipitazioni, che si sono protratte per un periodo lungo con accumuli significativi, mentre nel caso del settembre 2024 l’elemento più critico è stata l’intensità, ovvero la quantità di pioggia caduta in un lasso di tempo relativamente breve.
Un’analisi simile condotta sulla stazione di Casola Valsenio conferma queste considerazioni: anche qui, l’intensità estrema delle precipitazioni del settembre 2024 si distingue chiaramente, mentre gli eventi di maggio 2023 mostrano una persistenza delle piogge significativa, ma non altrettanto concentrata su brevi intervalli di tempo.
i dati indicano che l’evento di settembre 2024 non solo è stato eccezionale per la quantità complessiva di precipitazioni, ma anche per la velocità con cui queste si sono verificate, rappresentando un fenomeno senza precedenti nella storia recente della stazione di San Cassiano sul Lamone.
Questa intensità delle precipitazioni in brevi periodi pone nuove sfide per la gestione del rischio idrogeologico, evidenziando l’importanza di un monitoraggio continuo e dell’adattamento delle infrastrutture locali per far fronte a eventi di tale portata.