Il meteo italiano tra perturbazioni e cambiamenti
Recentemente, l’Italia è stata colpita da una prima ondata di maltempo, con precipitazioni intense che hanno interessato principalmente le aree occidentali del Paese. Tuttavia, il meteo non promette tregua: una seconda perturbazione, proveniente dall’Atlantico, è prevista tra il 27 e il 28 settembre e avrà un impatto significativo sul meteo della penisola. Questa nuova fase di maltempo sarà caratterizzata da due momenti distinti.
Un’anticipazione di caldo fuori stagione
Nella fase iniziale, il fronte perturbato in arrivo sarà accompagnato da un richiamo di aria calda, principalmente nelle regioni centrali lungo l’Adriatico e nelle aree meridionali. In queste zone, i venti provenienti dal quadrante sud-occidentale, noti localmente come Garbino, faranno innalzare le temperature, che torneranno a superare i 30°C in molte località. Questo picco termico sarà temporaneo ma marcato, creando condizioni di caldo fuori stagione per fine settembre.
Un brusco calo delle temperature
Successivamente, l’approfondimento di una saccatura polare determinerà un cambiamento radicale nel meteo. L’aria fredda, proveniente dalle latitudini settentrionali, causerà un calo termico netto e brusco, che interesserà progressivamente tutto il Paese negli ultimi giorni del mese. Le temperature subiranno un abbassamento marcato, portandosi ben al di sotto delle medie stagionali. Questo passaggio sarà accompagnato da fenomeni atmosferici rilevanti, come temporali, rovesci e, in alcune aree, persino forti raffiche di vento.
Il richiamo prefrontale
Quando un fronte atlantico si avvicina alla nostra Penisola, la pressione tende a diminuire da ovest (o da nord-ovest). Il calo pressorio posto più ad occidente crea una sorta di risucchio da parte delle correnti al suolo, disponendole in genere dai quadranti meridionali: Garbino sul medio Adriatico e Scirocco al Sud. In questo caso ci aspettiamo un deciso aumento delle temperature: il Garbino interesserà soprattutto regioni come Marche, Abruzzo e Molise. Questo vento secco, discendendo dagli Appennini, si riscalda per compressione adiabatica, facendo salire sensibilmente le temperature e provocando condizioni di tempo secco. Lo Scirocco, che interesserà principalmente Puglia, Calabria e Sicilia, porterà anch’esso ad un innalzamento delle temperature, ma ‘condito’ da un aumento dell’umidità.
Il passaggio del fronte freddo
Il passaggio del fronte freddo provocherà un rapido e significativo abbassamento delle temperature. L’aria fredda che segue il fronte sostituisce l’aria calda e umida preesistente, abbassando le temperature su tutte le regioni centro-meridionali. Questo calo termico può essere anche di diversi gradi nel giro di poche ore.
Il fronte freddo porterà con sé un aumento dell’instabilità atmosferica. L’aria fredda infatti, più densa, si infiltra sotto l’aria calda e umida che era presente precedentemente, generando moti verticali intensi. Questo provoca la formazione di nubi cumuliformi, temporali e rovesci localmente intensi. I temporali associati al passaggio del fronte freddo possono essere accompagnati da grandine, forti raffiche di vento e precipitazioni improvvise, specialmente nelle aree montuose e lungo le coste esposte.
Le piogge che seguiranno il passaggio del fronte freddo saranno generalmente più diffuse e intense rispetto al periodo prefrontale. Sulle regioni Tirreniche, le precipitazioni potranno essere abbondanti e persistere per diverse ore. Anche le regioni adriatiche, rimaste all’asciutto sotto l’influsso del Garbino, potranno essere interessate da piogge più estese e temporali.