L’inverno, dopo una prima metà di gennaio caratterizzata da dinamiche invernali contenute, potrebbe tornare a farsi sentire nella parte finale del mese e all’inizio di febbraio. Mentre il Mediterraneo centrale e l’Italia si preparano ad affrontare un possibile raid freddo nel prossimo fine settimana, gli scenari per il medio-lungo termine mostrano tendenze meteorologiche interessanti, influenzate dagli indici teleconnettivi.
Dinamiche atmosferiche fino a metà gennaio
Per il periodo compreso tra il fine settimana e il 17/18 gennaio, si conferma una circolazione atmosferica di tipo meridiano, con irruzioni fredde provenienti dall’Europa orientale e dai Balcani. Questo comporterà episodi di maltempo freddo, sebbene con intensità e distribuzione ancora in fase di definizione. La corrente a getto e l’Alta Pressione sull’Europa occidentale limiteranno la portata delle incursioni fredde, confinandole in gran parte al Centro-Sud.
In questa fase, l’indice AO (Arctic Oscillation), che misura la forza del Vortice Polare Troposferico, è previsto in aumento dai valori negativi attuali verso valori positivi entro metà mese. Parallelamente, l’indice NAO (North Atlantic Oscillation), che monitora la pressione tra Islanda e Azzorre, rimarrà negativo fino al 17/18 gennaio per poi virare verso il territorio positivo. Questo indica un graduale passaggio da una configurazione più instabile a una maggiore presenza di Alta Pressione.
Dopo il 17/18 gennaio: alta pressione e stabilità
A partire dalla seconda metà di gennaio, si prevede una progressiva espansione dell’Alta Pressione, con una maggiore stabilità atmosferica e temperature miti durante il giorno. Le notti, tuttavia, potrebbero risultare fredde a causa dell’irraggiamento notturno, soprattutto nelle aree pianeggianti e interne.
Questo scenario anticiclonico sarebbe supportato dall’indice MJO (Madden-Julian Oscillation), che suggerisce una maggiore attività subtropicale stabilizzante, legata alla convenzione atmosferica nelle regioni dell’Oceano Indiano. Le fasi 1 e 2 della MJO favoriscono condizioni più miti e stabili sulle latitudini mediterranee.
Fine gennaio e inizio febbraio: possibile ritorno del freddo
L’ultima parte di gennaio potrebbe segnare un cambio di rotta. Segnali dalla Stratosfera, infatti, indicano una possibile destabilizzazione del Vortice Polare Stratosferico, fenomeno che potrebbe avere ripercussioni anche nella troposfera. Se confermato, questo potrebbe portare a una maggiore incidenza di onde planetarie sull’Atlantico e sull’Europa, riattivando flussi meridiani freddi.
Questa dinamica aprirebbe la strada a irruzioni fredde verso il Mediterraneo centrale e l’Italia tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio, con possibilità di episodi invernali più intensi rispetto a quanto osservato nella prima metà del mese.
Indici teleconnettivi e loro implicazioni
Gli indici teleconnettivi rappresentano una guida preziosa per comprendere le dinamiche atmosferiche a lungo termine:
- AO (Arctic Oscillation): Prevede un aumento progressivo verso valori positivi, segnale di un rafforzamento del Vortice Polare e di minori incursioni fredde nell’immediato.
- NAO (North Atlantic Oscillation): Passerà da valori negativi a positivi, indicando una maggiore influenza dell’Alta Pressione atlantica sul Mediterraneo occidentale.
- PNA (Pacific North America): Attualmente positivo, tenderà a scendere in territorio negativo verso metà mese, favorendo configurazioni instabili sull’Atlantico e l’Europa.
Questi elementi suggeriscono una prima fase stabile tra la seconda e la terza decade di gennaio, seguita da una possibile ripresa delle irruzioni fredde verso la fine del mese.
In sintesi: un inverno a due velocità
L’inverno sembra destinato a una pausa temporanea nella seconda metà di gennaio, con condizioni più stabili e temperature miti. Tuttavia, i segnali per un ritorno di condizioni invernali più rigide tra fine gennaio e inizio febbraio restano concreti, con possibili episodi di freddo intenso e nevicate.
Come sempre, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione di questi segnali per confermare o smentire le tendenze attuali. Restate aggiornati per ulteriori sviluppi.