L’inverno 2025 potrebbe essere influenzato da un fenomeno atmosferico di grande impatto: lo stratwarming improvviso, ovvero un rapido riscaldamento della stratosfera sopra il Polo Nord. Questo evento potrebbe stravolgere la circolazione atmosferica globale, con conseguenze significative per l’Europa e il bacino del Mediterraneo, compresa l’Italia.
Cos’è lo stratwarming?
Lo stratwarming si verifica quando le temperature nella stratosfera aumentano bruscamente, spesso di decine di gradi in pochi giorni. Questo fenomeno destabilizza il Vortice Polare, un’area di bassa pressione che normalmente confina l’aria fredda nelle regioni artiche durante i mesi invernali.
Quando il Vortice Polare viene disturbato, può deformarsi, spostarsi o addirittura frammentarsi, permettendo all’aria gelida di scendere verso latitudini più basse. Questo può portare condizioni di gelo intenso e nevicate abbondanti in Europa, inclusa l’Italia.
Le dinamiche dello stratwarming: il ruolo delle onde planetarie
Il fenomeno è legato all’interazione tra il Vortice Polare e le onde planetarie, note come onde di Rossby. Queste onde, generate nei bassi strati dell’atmosfera, si propagano verso l’alto trasferendo energia dalla troposfera alla stratosfera.
Quando queste onde diventano particolarmente intense, possono alterare la rotazione dei venti zonali nella stratosfera, invertendone il senso e causando un rapido riscaldamento. Questo processo, noto come riscaldamento adiabatico, porta alla destabilizzazione del Vortice Polare. In alcuni casi, il vortice si frammenta in più nuclei distinti, causando un rilascio di aria gelida verso sud.
Impatti sul clima europeo e mediterraneo
Le conseguenze dello stratwarming si manifestano generalmente nel periodo successivo all’evento, con effetti che possono perdurare per diverse settimane. Ecco cosa potrebbe accadere:
- Ondate di gelo in Europa
L’aria fredda, precedentemente confinata nelle regioni polari, può raggiungere l’Europa, causando un drastico calo delle temperature. - Nevicate abbondanti
L’interazione tra l’aria gelida in discesa e le correnti umide provenienti dall’Atlantico può generare forti perturbazioni, con nevicate a bassa quota. - Condizioni meteorologiche estreme
Le regioni del Mediterraneo potrebbero diventare un bersaglio di masse d’aria fredda, che, incontrando il mare più caldo, favoriscono la formazione di ciclogenesi intense.
Effetti potenziali sull’Italia
Se lo stratwarming destabilizzasse il Vortice Polare, l’Italia potrebbe trovarsi esposta a un inverno particolarmente rigido, con diversi scenari possibili:
- Nord Italia
Le regioni settentrionali, specie la Pianura Padana, potrebbero essere interessate da estese gelate e dalla formazione di un intenso cuscino freddo, condizione ideale per nevicate abbondanti anche in pianura. - Centro Italia
L’interazione tra l’aria fredda e le correnti umide potrebbe portare nevicate fino a quote pianeggianti in regioni come Toscana, Umbria e Lazio, con accumuli significativi anche a basse altitudini. - Sud Italia e Isole Maggiori
Anche il Sud e le isole, tradizionalmente più miti, potrebbero essere interessati da nevicate a quote collinari e temperature molto basse, specie nelle aree esposte ai venti settentrionali.
Considerazioni sul lungo termine
Va sottolineato che, al momento, si tratta di ipotesi basate su scenari modellistici. Lo stratwarming è un fenomeno complesso, e i suoi effetti dipendono dalla posizione e dalla forza dell’eventuale frammentazione del Vortice Polare. Non tutti gli eventi di stratwarming portano necessariamente a episodi di gelo in Europa o in Italia.
Possibile evoluzione per la seconda parte dell’inverno
Se confermato, lo stratwarming potrebbe segnare una svolta nell’inverno 2025, portando:
- Freddo intenso e condizioni di gelo per diverse settimane.
- Nevicate abbondanti su molte regioni italiane, inclusi i settori pianeggianti del Nord.
- Un periodo di alta dinamicità atmosferica, con fasi alterne di perturbazioni nevose e brevi pause anticicloniche.
Rimane fondamentale continuare a monitorare l’evoluzione degli indici atmosferici e i dati dei modelli matematici per avere un quadro più preciso degli sviluppi futuri.