Meteo: il GELO e l’ITALIA, Roma come New York, ecco perché

Luca Martini
5 Min tempo di lettura
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In questi giorni, il grande gelo americano sta colpendo gli Stati Uniti d’America e il Canada con un’intensità eccezionale, facendo crollare le temperature ben al di sotto dello zero anche in zone normalmente miti come il Golfo del Messico. Mentre il gelo provoca tempeste di neve e situazioni estreme in Nord America, molti si chiedono se un’ondata di freddo simile potrebbe raggiungere l’Italia e l’Europa.

L’origine del gelo americano

Il Nord America, con la sua vasta estensione dalle regioni artiche al Golfo del Messico, si presta a ondate di freddo estremo. La mancanza di mari capaci di mitigare le basse temperature consente al gelo proveniente dal Canada di spingersi rapidamente verso sud, trasportato da intensi venti nord-occidentali. Questi possono abbassare le temperature in poche ore, portandole sotto lo zero anche in aree a latitudini tropicali.

Alcune città americane, situate alla stessa latitudine di Palermo e Catania, stanno registrando temperature di -15 °C, un fatto straordinario che conferma la forza di questa ondata di gelo. Persino il Texas costiero, negli ultimi anni, ha vissuto episodi così anomali da essere classificati tra i peggiori del secolo.

Differenze tra Europa e Nord America

L’Europa e l’Italia, fortunatamente, non sono esposte alle stesse dinamiche. Le correnti fredde che colpiscono gli Stati Uniti arrivano spesso da nord-ovest, trasportando il gelo artico fino al sud del continente. Tuttavia, in Europa, tali venti non hanno lo stesso effetto, in quanto il nostro continente è protetto da mari più temperati e dalle catene montuose che limitano la propagazione del freddo.

Per l’Italia, le ondate di gelo provengono quasi esclusivamente dalla Scandinavia o dalla Russia, attraverso flussi di aria fredda orientali o nord-orientali. Questa configurazione differisce radicalmente da quella nordamericana, dove le masse d’aria gelida si muovono senza incontrare ostacoli significativi.

Gelo estremo e costi energetici

L’Europa, già alle prese con l’aumento dei costi energetici e la riduzione delle scorte di gas naturale, non è attrezzata per affrontare ondate di gelo estreme come quelle americane. La situazione sarebbe particolarmente complessa in caso di un abbassamento drastico delle temperature, ma i modelli matematici attuali indicano che il grande gelo americano non raggiungerà l’Europa, o lo farà in una forma molto attenuata.

Eventi estremi come quelli vissuti negli Stati Uniti, dove città come Buffalo sono state travolte da tempeste di neve con venti simili a uragani, sono rarissimi in Europa. Anche le storiche ondate di freddo europeo, come quelle del 1929, del 1956 o del 1985, non hanno mai raggiunto l’intensità delle condizioni meteorologiche nordamericane. La combinazione di venti violenti e temperature estremamente basse rende il gelo americano unico nel suo genere.

Perché il gelo americano non arriverà in Italia?

L’attuale ondata di freddo è legata a una propaggine del vortice polare, ma le configurazioni atmosferiche che permettono al gelo di spostarsi in Europa sono ben diverse. Perché un’ondata di gelo significativa colpisca l’Italia, servirebbe un movimento deciso del lobo del vortice polare verso sud-est, in concomitanza con flussi d’aria fredda provenienti dalla Russia. Al momento, i modelli matematici non evidenziano una simile dinamica.

Un esempio recente di anomalie climatiche risale a settembre 2024, quando un’insolita configurazione atmosferica portò aria calda dalla Russia verso l’Europa, con temperature nell’Oceano Artico superiori di 25 °C rispetto alla media. Questo dimostra quanto siano imprevedibili i movimenti del vortice polare e come il contesto globale influenzi l’intensità e la traiettoria delle ondate di freddo.

Conclusioni sulle previsioni meteo

In assenza di configurazioni favorevoli, il grande gelo americano resterà confinato oltre oceano, senza raggiungere l’Italia o l’Europa in modo significativo. Tuttavia, il comportamento instabile del vortice polare richiede attenzione. In caso di cambiamenti nelle dinamiche atmosferiche, l’Europa centro-meridionale potrebbe essere interessata da episodi di freddo intenso, ma non paragonabili agli estremi nordamericani. Per ora, le previsioni indicano un inverno rigido in alcune zone europee, ma senza il gelo eccezionale che sta travolgendo il Nord America.

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