Nei prossimi giorni, il meteo italiano sarà dominato da un’inedita inversione dei ruoli tra Nord e Sud. Le regioni settentrionali, solitamente più esposte a nebbie e freddo invernale, vivranno un periodo di stabilità atmosferica grazie all’espansione dell’anticiclone delle Azzorre. Al contrario, il Sud Italia, insieme a parte del Centro, sarà colpito da una severa ondata di maltempo artico, caratterizzata da piogge intense e neve fino a quote collinari. Questo scambio di dinamiche meteorologiche segnerà la seconda decade di Gennaio 2025.
L’anticiclone delle Azzorre domina il Nord Italia
Il protagonista del clima stabile al Nord e su gran parte dell’Europa occidentale è l’anticiclone delle Azzorre, che si sta rafforzando in queste ore. Questo sistema di alta pressione, in espansione dalla Penisola Iberica, sta raggiungendo le Alpi, la Scandinavia e parte dell’Europa orientale, creando un “blocco atmosferico” che condizionerà il meteo per giorni.
Al Nord Italia, questo porterà a giornate serene o poco nuvolose, con temperature gradevoli durante le ore centrali, specialmente nelle zone collinari e montane. Tuttavia, in pianura persisteranno fenomeni tipici della stagione invernale, come nebbie fitte e inversione termica, che manterranno le temperature più rigide, soprattutto durante la notte.
Un quadro invernale stabile
Mentre il Nord Italia vivrà questa fase di calma meteorologica, il freddo intenso non sarà completamente assente. Le pianure del Nord-Ovest e della Val Padana, in particolare, vedranno valori minimi rigidi, ma senza particolari episodi di maltempo. In sintesi, il Nord godrà di un clima stabile e invernale, in netto contrasto con quanto accadrà al Sud.
Il ciclone artico e il maltempo al Sud
La stabilità atmosferica del Nord sarà possibile grazie a un’azione indiretta dell’anticiclone delle Azzorre, che permetterà il distacco di un nucleo di aria fredda dalla Scandinavia. Questa massa d’aria artica, spostandosi verso i Balcani e il Mediterraneo, si isolerà nel basso Tirreno, generando un vero e proprio ciclone stazionario.
Piogge intense e neve al Sud
Il Sud Italia, specialmente regioni come Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e parte della Campania, sarà investito da piogge abbondanti e persistenti. Gli ultimi modelli matematici indicano accumuli che potrebbero superare i 200 mm nelle aree più esposte, come i settori ionici. Questo maltempo sarà accompagnato da un deciso abbassamento delle temperature, causato dall’afflusso di aria gelida dai Balcani.
Sull’Appennino centrale e meridionale la neve scenderà a quote collinari, oscillando tra i 600 e gli 800 metri, con accumuli significativi nelle zone interne. Le nevicate interesseranno anche il Canale di Sardegna e le aree montane della Sicilia, regalando uno scenario invernale tipico ma raro per queste aree.
Maltempo prolungato
Le condizioni di maltempo al Sud non saranno di breve durata. Il ciclone, intrappolato tra l’alta pressione che domina il resto dell’Europa, persisterà almeno fino alla fine della settimana, con fenomeni reiterati e accumuli di pioggia in aumento. Questo scenario renderà le regioni del Meridione particolarmente vulnerabili a criticità idrogeologiche, soprattutto nelle aree già colpite da eventi simili nei mesi scorsi.
Il contrasto tra Nord e Sud: un’Italia meteorologicamente divisa
L’Italia, nei prossimi giorni, sarà divisa in due dal punto di vista meteorologico:
- Nord e parte del Centro Italia vivranno una fase di relativa calma, con giornate stabili, soleggiate e temperature in aumento durante le ore diurne.
- Sud e isole maggiori, invece, saranno teatro di maltempo intenso, con piogge persistenti, venti freddi e nevicate a bassa quota.
Questa situazione riflette una delle tante dinamiche che caratterizzano il clima invernale italiano, influenzato dalla sua posizione geografica e dalla complessità del Mediterraneo, che agisce da vero e proprio laboratorio climatico.
Il ciclone artico mostrerà ancora una volta quanto il meteo in Italia possa essere mutevole e sorprendente, regalando al Nord una parentesi di calma, mentre il Sud farà i conti con gli effetti di un inverno pienamente in azione.