In un contesto climatico in cui anche una breve irruzione di aria fredda diventa un evento degno di nota, l’Inverno 2025 sembra confermare le sue difficoltà nel farsi sentire con decisione. Le ultime proiezioni meteo indicano che, dopo una fase di freddo della durata di circa 36-48 ore, l’Italia tornerà sotto l’influenza di un potente anticiclone, consolidando un quadro di stabilità e temperature in costante aumento.
Freddo lampo e poi dominio anticiclonico
L’imminente irruzione di aria artica, che inizialmente sembrava promettere un’ondata più duratura di freddo, si è ridotta a un fenomeno di breve durata. Da oggi fino a 36-48 ore, il calo termico interesserà il Centro-Sud con un lieve abbassamento delle temperature sotto la media stagionale. Tuttavia, l’effetto sarà transitorio: l’anticiclone riprenderà rapidamente il controllo, portando a un rialzo termico significativo su gran parte del Paese.
Mentre al Nord Italia e nelle regioni centrali il clima sarà mite e stabile, una goccia fredda isolata influenzerà il Sud Italia, portando intenso maltempo con piogge e temporali localizzati. Questa dinamica, tuttavia, resterà limitata al Meridione, mentre altrove l’anticiclone dominerà la scena.
Omega blocking: un anticiclone che vuole battere record
Il protagonista indiscusso del prossimo periodo sarà un mastodontico anticiclone che si consoliderà sull’Europa centrale e occidentale. La configurazione prevista dai modelli mostra il classico Omega Blocking, con l’anticiclone bloccato tra due aree depressionarie poste rispettivamente a ovest (Atlantico) e a est (area balcanica).
Questo tipo di configurazione garantirà stabilità atmosferica e un continuo afflusso di aria mite, portando le temperature ben sopra la media stagionale:
- In Centro Europa, si prevedono anomalie termiche tra +12 e +16°C rispetto ai valori tipici del periodo.
- In Italia, a partire dalla metà di gennaio e in particolare verso il fine settimana del 18 gennaio, il Nord e l’area alpina potrebbero registrare temperature di 8-12°C sopra la media stagionale.
Le zone più colpite dall’anomalia termica potrebbero vedere record di caldo invernale, specialmente nel Nord Italia, se i massimi pressori dell’anticiclone si posizioneranno appena a nord delle Alpi.
Effetti sull’Inverno e previsioni future
La persistenza di un anticiclone così forte potrebbe compromettere ulteriormente l’andamento stagionale, sottraendo settimane cruciali all’Inverno e rafforzando la sensazione di una stagione sempre più breve e meno incisiva. Tuttavia, c’è ancora incertezza sulle dinamiche atmosferiche successive:
- La permanenza dell’Omega Blocking potrebbe limitare l’arrivo di perturbazioni atlantiche e ondate di freddo.
- Alcuni modelli suggeriscono che, sul lungo termine, potrebbe verificarsi un indebolimento dell’anticiclone, con un possibile ritorno di condizioni più dinamiche verso fine mese.
Anomalie da monitorare
L’attuale proiezione per metà gennaio riflette un andamento climatico atipico, con temperature primaverili in pieno inverno. L’eventualità che vengano stabiliti nuovi record di caldo sottolinea la necessità di monitorare con attenzione l’evoluzione meteo nei prossimi giorni, per valutare se l’anticiclone riuscirà a consolidarsi o se ci sarà spazio per eventuali sorprese invernali.