Oggi, 12 gennaio 2025, l’Italia si trova nel pieno di un’ondata di freddo artico, che sta caratterizzando il meteo con condizioni decisamente invernali. L’aria fredda proveniente dall’Europa nord-orientale ha innescato una forte instabilità, concentrata soprattutto al Sud Italia e in parte sulle regioni del Centro, mentre al Nord prevalgono cieli sereni. Questa fase fredda, accompagnata da nevicate a bassa quota e venti intensi, proseguirà ancora per alcuni giorni prima di lasciare spazio all’anticiclone.
Il freddo artico nel vivo: dove e quanto durerà
L’irruzione fredda, entrata nel vivo durante il weekend, è associata a un vortice di bassa pressione posizionato sul Basso Tirreno. Le temperature sono in calo su tutto il Paese, con un ritorno a condizioni prettamente invernali. Al Centro-Nord, il crollo termico si è già manifestato, mentre al Sud e sulle Isole maggiori il freddo si sta intensificando oggi, con un picco previsto tra questa sera e lunedì 13 gennaio.
Forti venti di Tramontana, Bora e Grecale accentuano la sensazione di freddo, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. Le precipitazioni nevose si stanno spingendo fino a quote collinari, interessando alcune pianure interne. I fenomeni sono più intensi su Abruzzo, Molise, Alta Puglia, oltre che sull’Appennino campano e lucano, dove la neve potrebbe cadere fino ai 400-600 metri.
Focus sulle prossime ore
- Domenica 12 gennaio: il maltempo colpisce soprattutto il Sud, con piogge e rovesci. Nevicate sono previste lungo l’Appennino meridionale, a partire dai 400-600 metri, con accumuli significativi. In Sicilia e nella Calabria meridionale, la neve interesserà quote superiori, mentre lungo il medio Adriatico, tra Abruzzo e Molise, si registreranno episodi di neve anche quasi in pianura, ma di entità moderata.
- Lunedì 13 gennaio: il freddo persiste, ma il tempo sarà più stabile al Nord e sul medio-alto versante tirrenico, dove si prevedono cieli sereni. Al Sud, invece, si manterrà una certa variabilità con ulteriori precipitazioni, prevalentemente nevose a bassa quota, specialmente su Molise, Puglia e aree appenniniche calabro-lucane.
- Martedì 14 gennaio: l’anticiclone inizierà a rinforzarsi, portando una graduale stabilizzazione del meteo su gran parte d’Italia. Tuttavia, permarranno disturbi meteo tra Calabria e Sicilia, con precipitazioni sparse e nevicate sui rilievi.
L’anticiclone in arrivo: stabilità in crescita ma con freddo residuo
A partire da martedì 14 gennaio, l’alta pressione guadagnerà terreno, riportando condizioni più stabili sul territorio italiano. Tuttavia, sulle estreme regioni meridionali, in particolare tra Calabria e Sicilia, persisterà una certa instabilità, con precipitazioni residue e neve sui rilievi. Sul resto d’Italia, la stabilità anticiclonica favorirà cieli sereni, ma le notti continueranno a essere molto fredde, con gelate estese su pianure e valli del Centro-Nord.
Nonostante il miglioramento previsto, le temperature resteranno su valori invernali, grazie al flusso di correnti orientali. Le massime inizieranno a risalire lievemente durante il giorno, ma le minime rimarranno rigide, scendendo spesso sotto lo zero.
Previsioni fino al 18 gennaio: ancora incertezza per il Sud
Secondo le tendenze attuali, la stabilità atmosferica garantita dall’anticiclone potrebbe durare almeno fino a giovedì 18 gennaio, con un contesto meteo in miglioramento. Tuttavia, il flusso di correnti fredde dai Balcani potrebbe mantenere una lieve instabilità sulle regioni meridionali, dove non si esclude la possibilità di ulteriori nevicate sui rilievi.
Al Nord e al Centro, invece, l’influenza dell’alta pressione sarà più marcata, con tempo asciutto e soleggiato. Le temperature tenderanno a normalizzarsi, pur rimanendo ancora tipicamente invernali, soprattutto durante le ore notturne.
Gli aggiornamenti dei prossimi giorni saranno fondamentali per confermare o meno eventuali peggioramenti meteo previsti a partire dal prossimo fine settimana, quando potrebbero tornare perturbazioni atlantiche.