Meteo, Val Padana sommersa dalla neve dal 22 Gennaio

Andrea Ricci
4 Min tempo di lettura
dreamstime_s_28861828 - Meteo, Val Padana sommersa dalla neve dal 22 Gennaio

L’Italia sta vivendo un periodo meteo caratterizzato da un netto contrasto tra il Nord e il Sud, dove condizioni atmosferiche opposte stanno segnando questo inizio di gennaio. Tuttavia, i modelli climatici suggeriscono un possibile cambiamento significativo nel corso della terza decade del mese, tra il 22 e il 23 gennaio.

Piogge e temporali al Sud: il dominio delle correnti umide

Le regioni meridionali e le isole maggiori continuano a essere influenzate da correnti umide provenienti da est e sud-est. Queste correnti, alimentate da un’area di alta pressione stazionaria sull’Europa centro-settentrionale, stanno portando precipitazioni intense e persistenti, accompagnate da temporali e venti moderati. L’inverno, storicamente la stagione più piovosa per il Sud, conferma ancora una volta il suo impatto sulle aree meridionali, con accumuli significativi di pioggia che potrebbero causare disagi in alcune zone.

Tra le aree maggiormente colpite si segnalano la Calabria, la Sicilia e la Puglia, dove i fenomeni potrebbero risultare localmente intensi. Anche la Sardegna orientale potrebbe assistere a episodi temporaleschi di rilievo, specie lungo le coste.

Nord Italia: alta pressione e stabilità atmosferica

Al contrario, il Nord Italia continua a godere della protezione di un robusto campo di alta pressione, che mantiene il tempo stabile e asciutto. Da giorni, le regioni settentrionali stanno sperimentando un’assenza di precipitazioni, una situazione che dovrebbe proseguire almeno fino alla fine della seconda decade di gennaio. Tuttavia, questa persistente stabilità sta anche accentuando i problemi legati alla carenza di neve sulle montagne, con molte località sciistiche ancora in attesa di nevicate significative.

Le temperature al Nord si mantengono in linea con le medie stagionali, con valori che oscillano tra 0 e 5 gradi nelle ore più fredde, mentre durante il giorno possono raggiungere i 10-12 gradi nelle aree di pianura.

Svolta meteo attesa: il ritorno delle perturbazioni atlantiche

Un cambiamento potrebbe però ribaltare questo scenario statico. Tra il 22 e il 23 gennaio, i principali modelli meteorologici prevedono l’arrivo di correnti atlantiche che, entrando nel Mediterraneo, favorirebbero la formazione di una perturbazione di forte intensità. Questo sistema potrebbe interessare sia il Nord che il Centro-Sud, portando piogge diffuse e, finalmente, abbondanti nevicate sui rilievi.

Al Nord le precipitazioni dovrebbero concentrarsi principalmente su Piemonte, Lombardia e Veneto, con nevicate previste a partire dai 1.200-1.500 metri di altitudine. Tuttavia, la quota delle nevicate rimane ancora incerta e potrebbe abbassarsi ulteriormente con l’evoluzione del sistema perturbato.

Importanza della neve per l’ambiente e il turismo

Un eventuale ritorno della neve sulle Alpi rappresenterebbe un elemento essenziale non solo per l’equilibrio idrico delle regioni settentrionali, ma anche per il settore turistico. Molte stazioni sciistiche, soprattutto quelle al di sotto dei 2.000 metri, stanno affrontando difficoltà a causa della scarsità di neve naturale, con un conseguente impatto sulle attività economiche locali.

Le precipitazioni attese potrebbero inoltre contribuire a migliorare le riserve idriche, messe sotto pressione dalla siccità che ha caratterizzato gran parte del 2024 e che rischia di protrarsi anche nel nuovo anno. Una nevicata abbondante a gennaio sarebbe fondamentale per garantire un adeguato approvvigionamento d’acqua durante la primavera e l’estate.

Monitoraggio costante per confermare la svolta

Nonostante le previsioni siano promettenti, la distanza temporale invita alla cautela. Gli sviluppi dei prossimi giorni saranno cruciali per confermare o meno il ritorno delle perturbazioni atlantiche sull’Italia. Gli aggiornamenti meteo successivi offriranno ulteriori dettagli su intensità e distribuzione delle precipitazioni, consentendo una pianificazione più accurata delle attività sul territorio.

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