Meteo, potrebbe riprovarci il freddo in questo gennaio

Andrea Ricci
4 Min tempo di lettura
dreamstime_s_111491691 - Meteo, potrebbe riprovarci il freddo in questo gennaio

L’Italia continua a essere interessata da un flusso di aria fredda proveniente dall’Europa orientale, un fenomeno che sta caratterizzando il meteo degli ultimi giorni e che, secondo le ultime previsioni, potrebbe proseguire fino a metà settimana. Questa situazione si deve a un costante afflusso di correnti relativamente fredde, che si intensificheranno tra domani e Giovedì 16 Gennaio.

Clima freddo ma con instabilità limitata

L’attuale configurazione atmosferica sta portando temperature al di sotto della media stagionale su gran parte della Penisola, ma senza provocare fenomeni di forte instabilità invernale. Le precipitazioni nevose, infatti, si limiteranno a quote collinari o di bassa montagna sull’Appennino centro-settentrionale, mentre al Sud e sulle Isole maggiori si prevedono solo piogge sparse.

Questa fase relativamente stabile dovrebbe cedere il passo a un cambiamento verso la seconda metà della settimana. Correnti più miti di origine meridionale potrebbero determinare la fine del periodo freddo, ma al prezzo di un aumento delle condizioni di maltempo, che si concentreranno soprattutto su Calabria, Sicilia e Sardegna, con possibilità di fenomeni localmente intensi.

Uno sguardo al lungo termine: fine gennaio sotto osservazione

Analizzando le prospettive per il medio e lungo termine non emergono segnali di nuove irruzioni fredde fino al 24 o 25 Gennaio. Tuttavia, verso la fine del mese, potrebbero verificarsi cambiamenti significativi nella circolazione atmosferica, con possibili scenari di freddo intenso per il Mediterraneo centrale e l’Italia.

Gli indizi arrivano dall’analisi degli indici teleconnettivi, strumenti utilizzati per le previsioni a lungo termine. Tra questi, il comportamento del Vortice Polare, che si prevede in rapida accelerazione nei prossimi giorni, avrà un ruolo chiave. L’indice AO (Oscillazione Artica) passerà da una fase negativa, che caratterizzerà la fine di questa settimana, a una nettamente positiva con l’inizio della terza decade di gennaio. Successivamente, si assisterà a un nuovo calo verso valori neutri proprio negli ultimi giorni del mese.

Anche l’indice NAO (Oscillazione Nord Atlantica), che modula l’intensità delle correnti atlantiche, seguirà un andamento simile, suggerendo una fase di instabilità atmosferica.

Possibile irruzione fredda durante i giorni della merla

L’alternanza tra periodi di forte attività del getto polare e improvvisi rallentamenti potrebbe favorire la formazione di un blocco atlantico. Tale configurazione permetterebbe a masse d’aria di origine polare-marittima o artica di raggiungere il Mediterraneo centrale e l’Italia tra il 25 e il 31 Gennaio, proprio durante i tradizionali giorni della merla, noti per essere i più freddi dell’anno.

Sebbene queste proiezioni rimangano al momento solo ipotesi, basate su modelli a medio-lungo termine, l’eventualità di un’ondata di freddo significativa non è da escludere. Ulteriori aggiornamenti saranno fondamentali per confermare o smentire questa tendenza.

Implicazioni per l’inverno in corso

Queste oscillazioni degli indici climatici riflettono un inverno dinamico, in cui le configurazioni atmosferiche possono mutare rapidamente. Se le previsioni per una nuova irruzione fredda si concretizzassero, il mese di Gennaio potrebbe concludersi con un ritorno a condizioni meteo pienamente invernali, portando neve anche a quote più basse e un calo generale delle temperature.

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