Il meteo cambia volto: l’autunno 2024 è alle porte
Il meteo ha in serbo per noi un cambiamento radicale. Dopo un fine settimana piuttosto tranquillo, con l’eccezione di alcune precipitazioni in Sardegna, il meteo si prepara a mutare drasticamente nel corso del lunedì. Diverse regioni italiane dovranno fare i conti con i primi acquazzoni e temporali. L’estate, che sembrava essere svanita nel nulla, è giunta al termine in un batter d’occhio. L’autunno 2024 sembra essere finalmente arrivato.
Un brusco calo delle temperature
Il contrasto termico rispetto al gran caldo dei primi di settembre, seguito da un’improvvisa irruzione di aria fredda, è stato notevole. In alcune località, il termometro ha segnato un calo di 20 °C in sole 24 ore. La sensazione di freddo è stata particolarmente intensa, ma ora il meteo sembra lentamente stabilizzarsi. Le temperature stanno risalendo, seppur non in tutte le regioni. In particolare, nel Nord Italia, i valori rimangono ancora vicini a quelli tipici del periodo.
Prevista una nuova ondata di calore
Nonostante ciò, il meteo prevede l’arrivo di una nuova ondata di calore in Italia nei prossimi giorni. Tuttavia, dovremo aspettarci repentini cambiamenti atmosferici, come suggeriscono le analisi dei modelli matematici di previsione. Questi ultimi, infatti, non riescono a individuare con precisione tali variazioni nei modelli mensili, che comunque forniscono previsioni giornaliere valide fino a 46 giorni.
Ottobre: un mese di forti contrasti termici
Ottobre, ormai alle porte, sembra che sarà caratterizzato da fortissimi contrasti termici, simili a quelli osservati negli ultimi mesi nell’emisfero meridionale, dove si è passati da periodi di grande caldo a improvvise ondate di freddo. Questi contrasti termici generano fenomeni di forte intensità, soprattutto quando transitano delle perturbazioni, in quanto innescano marcate differenze tra masse d’aria di diversa natura. I modelli matematici prevedono tali situazioni nelle prossime due settimane. Si prospetta un meteo estremizzato, con fenomeni rilevanti e difficili da prevedere a livello locale, rendendo quindi complessa una prevenzione adeguata.
Instabilità atmosferica e rischio nubifragi
Lunedì 23, l’instabilità atmosferica sarà protagonista, provocando rovesci sparsi su molte regioni italiane, soprattutto quelle costiere. I fenomeni di maggiore intensità sono previsti tra alta Toscana, Liguria, la zona dei laghi lombardi e gran parte della Lombardia. In queste aree potrebbero verificarsi locali temporali, soprattutto in Liguria e alta Toscana, mentre in Lombardia e Piemonte il rischio di temporale sembra minore, ma potrebbero persistere piogge di forte intensità, con possibile origine di nubifragi. Il rischio di nubifragi si estende anche a Liguria e Toscana centro-settentrionale, dove potrebbero cadere notevoli quantitativi di pioggia in 24 ore. Tra Liguria e Toscana sono possibili anche grandinate, sebbene il fenomeno sia meno frequente tra Piemonte e Lombardia, ma comunque non escludibile.
Temporali e grandinate in Veneto e Friuli Venezia Giulia
Martedì 24, i temporali interesseranno soprattutto Veneto e Friuli Venezia Giulia, con il rischio di locali nubifragi, analogamente a quanto accaduto tra Lombardia e Piemonte. Qui, tuttavia, la situazione sarà aggravata dalla maggiore presenza di vapore acqueo e calore, risalenti dal mare, il che potrebbe favorire temporali e anche grandinate.
Neve sulle Alpi e aumento delle temperature
Sulle Alpi tornerà la neve, ma non a quote basse. Le nevicate potrebbero raggiungere i 2000 m di altitudine, soprattutto lungo il crinale alpino. Nei giorni successivi, è atteso il predominio di un flusso di aria calda da sud, che determinerà un notevole aumento delle temperature dalla Sardegna a tutta la penisola italiana, incluso gran parte del Nord Italia, dove le temperature supereranno i 30 °C, con punte estreme anche di 35 °C in alcune località.