Analisi del meteo: fenomeni estremi e cambiamenti climatici
La recente onda fredda balcanico-danubiana, che ha ripercorso il suo cammino verso l’Italia con la stessa energia devastante precedentemente manifestata nell’Europa centro-orientale, è stata inglobata nel territorio francese a causa dell’attività depressiva del Nord Atlantico. Gli eventi meteorologici estremi si stanno verificando con una frequenza sempre più preoccupante, eppure nei dibattiti televisivi si discute ancora sulla realtà del “cambiamento climatico“. Tuttavia, la scienza non ammette interpretazioni divergenti come può accadere in politica: i dati scientifici conducono a una sola conclusione. Gli eventi estremi, come quelli che hanno colpito l’Emilia Romagna, non sono casuali. Abbiamo assistito a un’unica intensa ondata di calore iniziata nella prima decade di luglio e terminata all’inizio di settembre, un fenomeno che non può essere giustificato semplicemente perché siamo in estate. Le temperature del Mediterraneo hanno raggiunto il record di 30 gradi: sì, in estate fa caldo, ma ricordiamo che il Mediterraneo non è un mare tropicale. E più l’aria è calda, più può contenere vapore acqueo, quindi, più energia.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Per quanto riguarda il meteo attuale, oggi, domenica 22 settembre, nuvole sempre più dense porteranno piogge (anche di tipo temporalesco) sui settori nord-occidentali italiani e sulle Isole Maggiori. Come già previsto, un’ondulazione ciclonica sul Mediterraneo occidentale, legata all’attività depressiva del Nord Atlantico, genererà impulsi frontali che si dirigeranno verso la nostra Penisola. Questo disturbo meteorologico sarà preceduto da un afflusso di aria più mite e umida da sud-est (richiamo pre-frontale), che potrebbe generare temporali semi-stazionari e piuttosto forti (come nel caso della Sardegna meridionale nelle prime ore della giornata). Nella giornata di lunedì 23 settembre, la perturbazione atlantica porterà piogge sparse anche di tipo temporalesco su tutto il Nord Italia, da ovest a est, e sulle regioni tirreniche centro-meridionali. Più al riparo da fenomeni di rilievo saranno le regioni adriatiche e le estreme regioni meridionali. Martedì 24 settembre, la perturbazione, ormai spostata ad est, lascerà dietro di sé condizioni meteo umide ed instabili dettate dalle correnti atlantiche, che interesseranno soprattutto le regioni tirreniche.
Previsioni meteo per la settimana
In seguito, la pressione atmosferica aumenterà leggermente, portando a condizioni meteo più stabili per la metà della settimana. Tuttavia, questa situazione durerà poco. È previsto infatti che l’onda ciclonica legata all’attività depressiva del Vortice Polare, tra giovedì 26 e venerdì 27 settembre, influenzi con più forza le nostre regioni settentrionali, portando nuove precipitazioni anche sul centro Italia. Questa nuova saccatura potrebbe innescare un secondo e intenso richiamo caldo pre-frontale, che interesserebbe maggiormente le nostre regioni meridionali, con temperature che potrebbero tornare a valori tipici della fine dell’estate (anche 30 gradi).
Continueremo a seguire l’evoluzione del meteo.