Analisi del meteo: l’accelerazione della copertura nevosa in Eurasia
Recentemente, l’accelerazione della copertura nevosa in Eurasia ha superato i ritmi degli ultimi nove anni, con l’eccezione del 2014. Questo fenomeno meteorologico è dovuto al blocco atmosferico che si è verificato sui mari degli Urali e del Barents-Kara, che ha un impatto significativo sul meteo. Se il blocco rimane stabile e non si sposta verso la Siberia, la neve di ottobre potrebbe raggiungere livelli che non si vedevano da anni. In particolare, l’accumulo di neve siberiana ha registrato un forte aumento, superando il ritmo lento dell’anno scorso grazie alla persistenza del blocco degli Urali.
Il ruolo del Vortice Polare nel meteo
Il comportamento insolito del Vortice Polare (PV) quest’anno ha avuto un ruolo determinante nel meteo. Nonostante la stratosfera abbia registrato temperature elevate durante l’estate e il PV sia stato debole all’inizio dell’autunno, i modelli meteorologici prevedono un rafforzamento del vortice a novembre, con una circolazione prevalentemente stabile. Questo rafforzamento implica un minor rischio di incursioni fredde, favorendo temperature più calde nelle settimane a venire. Un PV più forte riduce la possibilità di ondate di freddo intenso nelle latitudini più basse, mentre un vortice debole, come quello osservato recentemente, tende a frammentarsi, facilitando incursioni di aria fredda in Europa, Nord America e Asia.
L’impatto del fenomeno de La Niña sul meteo
Si è discusso a lungo dell’imminente arrivo del fenomeno de La Niña, caratterizzato dal raffreddamento delle acque superficiali nel Pacifico centrale e orientale. Sebbene sia un fenomeno localizzato nel Pacifico, la Niña ha effetti su scala globale, influenzando il meteo non solo in quella regione, ma anche in Europa e Siberia. La Niña influisce sui modelli di pressione atmosferica, modificando i venti e le precipitazioni, soprattutto in inverno. In Italia, l’influenza della Niña può manifestarsi con variazioni delle temperature e delle precipitazioni. Se il PV rimane forte, è probabile che l’inverno sia meno rigido, con minori ondate di freddo estremo rispetto a quando il vortice è debole.
Il meteo in Siberia e l’impatto della Niña
L’impatto della Niña è evidente anche in Siberia, dove il raffreddamento delle acque del Pacifico, combinato con un PV più forte, sta accelerando l’accumulo nevoso. In questa regione, il blocco sugli Urali sta contribuendo ad aumentare la copertura nevosa, che potrebbe continuare a crescere se le condizioni meteorologiche attuali persistono.
Il meteo in Italia e l’influenza della Niña
In Italia, la Niña può influenzare i pattern meteorologici dell’Atlantico, provocando maggiore variabilità delle condizioni atmosferiche, con periodi di maltempo o siccità a seconda dei sistemi di pressione. Un PV forte potrebbe comportare inverni meno rigidi, mentre un vortice debole avrebbe l’effetto opposto.
Le oscillazioni Artica e Nord Atlantica e il meteo
L’Oscillazione Artica (AO) è attualmente negativa, ma si prevede una tendenza verso il positivo nelle prossime settimane, poiché le anomalie di pressione sull’Artico dovrebbero diventare più miste o negative. Anche l’Oscillazione Nord Atlantica (NAO), attualmente negativa, è prevista in aumento.
Il meteo in Asia e l’effetto del blocco sugli Urali
In Asia, il blocco sugli Urali porterà ad anomalie negative di altezza geopotenziale sull’Asia centrale, con un calo delle temperature e un aumento della neve in Siberia e Kazakhstan. Le temperature fredde potrebbero diffondersi verso l’Asia orientale.
Il meteo in Nord America e le anomalie nel Golfo dell’Alaska
In Nord America, le anomalie negative nel Golfo dell’Alaska favoriranno anomalie positive nel continente, portando temperature superiori alla media in gran parte del Canada e degli Stati Uniti, con eccezione per il Canada sudorientale e la costa orientale degli USA.
Il meteo e il futuro del Vortice Polare
Il Vortice Polare è stato insolitamente debole a settembre e ottobre. Si prevede che il PV si allunghi, portando temperature più fresche sulla costa orientale degli USA. Nonostante un rafforzamento atteso, potrebbe verificarsi un ulteriore allungamento o un riscaldamento in Canada, fenomeno che provocherebbe temperature più fredde in Siberia e più miti in gran parte del Nord America.
Il meteo e la copertura nevosa in Siberia
La copertura nevosa in Siberia è già maggiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con livelli che non si vedevano dal 2004. Se la tendenza prosegue, si potrebbe raggiungere il più alto livello di copertura nevosa degli ultimi 15 anni. Questo dato è significativo in un contesto di riscaldamento globale.
Il meteo e l’estensione del ghiaccio marino artico
L’estensione del ghiaccio marino artico ha raggiunto il minimo annuale e sta ora crescendo rapidamente. Le aree più colpite dalla riduzione del ghiaccio sono i mari di Barents e Kara, che contribuiscono alla debolezza del PV. A settembre, queste regioni hanno registrato un’anomalia di calore con temperature di 25°C sopra la media, ma il divario rispetto alla norma si è ora ridotto.
Le previsioni a breve termine per il meteo in Europa, Asia e Nord America
Per quanto riguarda le previsioni a breve termine, in Europa, il blocco sulla Groenlandia manterrà temperature inferiori alla media in Europa occidentale e settentrionale, con valori già sotto la media in alcune aree, come le Isole Britanniche, parte della Francia e il Nord Ovest dell’Italia. In Asia, il blocco sugli Urali produrrà anomalie negative in Asia centrale e Siberia.
In Nord America, il blocco nel Golfo dell’Alaska porterà a temperature superiori alla media in Alaska, Canada e gran parte degli USA, con temperature più fredde concentrate nel Canada sudorientale e lungo la costa orientale degli USA.
Le previsioni a lungo termine per il meteo
Nel lungo termine, le previsioni indicano che il Vortice Polare potrebbe rimanere debole sia nella stratosfera che nella troposfera, influenzando le condizioni meteorologiche. Le temperature superficiali rimarranno superiori alla media in molte regioni, tra cui Europa, Asia orientale e Nord America, mentre le condizioni più fredde saranno concentrate in alcune zone dell’Asia centrale e della Siberia.