Un inverno in pausa: l’anticiclone domina l’Europa
Il freddo e la neve sembravano aver preso il sopravvento, ma ecco che l’inverno decide di fare un passo indietro. L’anticiclone si è impadronito dell’Europa, regalandoci giornate stabili e soleggiate da nord a sud. Le perturbazioni, invece, hanno scelto di colpire il nord del continente, lasciando l’Italia e il sud Europa a bocca asciutta.
Un Natale senza neve
Questo periodo di calma atmosferica arriva proprio nel cuore delle festività natalizie, quando una spolverata di neve avrebbe aggiunto magia all’atmosfera festosa, soprattutto nelle zone montane. Ma, purtroppo, non sarà così: l’anticiclone ci terrà compagnia almeno fino a Santo Stefano. Tuttavia, sembra che la situazione potrebbe cambiare verso la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, con un possibile indebolimento del vortice polare che potrebbe portare masse d’aria fredda verso l’Italia, sebbene gli effetti siano ancora incerti.
Il ricordo del Burian del 1996
È difficile non pensare al dicembre del 1996, quando la neve fece la sua comparsa proprio durante le festività, subito dopo Santo Stefano. Fu il Burian, una corrente gelida dalla Siberia, a raggiungere l’Italia, colpendo le regioni adriatiche e meridionali. Quell’anno, il Burian attraversò il paese, portando freddo e neve prima al Centro-Nord e poi al Sud, con nevicate che coprirono l’Appennino settentrionale fino a 1000 metri di quota.
L’aria gelida continentale
Il 26 e il 28 dicembre del 1996, l’alta pressione russa si intensificò, dominando l’Europa con valori pressori vicini ai 1045 hPa. L’aria gelida invase il continente, partendo dalle nazioni orientali, e i termometri in Italia caddero drasticamente, con tre quarti del paese sottozero. Al Nord il cielo rimase sereno, ma nel Medio Adriatico e al Sud nevicò fino alle coste, con accumuli di neve che superarono il metro in collina.
Tra il 28 e il 29 dicembre, l’ondata di freddo raggiunse il suo apice, con temperature di -13° a 1500 metri sull’estremo nordest. In Europa occidentale, intanto, si formava una nuova saccatura atlantica che avanzò verso l’Italia, portando nevicate su tutte le pianure del Nord e, inizialmente, anche sulla Toscana.
La neve da addolcimento
La nevicata da addolcimento è un fenomeno meteorologico tipico del nord Italia, che si verifica quando un fronte di aria calda e umida si sovrappone a uno strato di aria fredda già presente al suolo. Questo tipo di nevicata può sembrare controintuitiva, ma è un esempio affascinante di dinamiche atmosferiche. L’aria calda e umida si muove sopra uno strato di aria fredda bloccata a livello del suolo, tipicamente in una valle o in una pianura come quella padana. Quando le correnti calde e umide incontrano l’aria fredda al suolo, il vapore acqueo si condensa e si raffredda, portando alla formazione di neve nonostante l’aria più in alto sia più calda.
Questo tipo di nevicata è spesso associata a precipitazioni abbondanti e può portare a significativi accumuli di neve, influenzando la viabilità, l’agricoltura e le attività quotidiane. In sintesi, la nevicata da addolcimento è un fenomeno unico che dimostra come l’interazione tra strati di aria di diverse temperature possa portare alla formazione di neve, nonostante la presenza di aria relativamente più calda in quota.