Il clima invernale in Europa
Dopo un avvio di stagione invernale caratterizzato da temperature più elevate del solito e da una scarsa quantità di precipitazioni, sembra che finalmente il clima stia iniziando a rispecchiare le aspettative tipiche di questo periodo dell’anno. Si prevede infatti un abbassamento delle temperature su gran parte del continente europeo, a causa dell’arrivo di correnti d’aria fredda di origine artica provenienti dalla Scandinavia. Queste masse d’aria si sposteranno inizialmente verso est dell’Italia e successivamente verso nord, influenzando marginalmente anche la nostra penisola. Si assisterà quindi a un calo delle temperature, sufficiente a farci vivere un periodo più conforme alle caratteristiche invernali.
Calo delle temperature in Italia
Il raffreddamento previsto dovrebbe intensificarsi tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, ovvero tra il 13 e il 16 gennaio. Le temperature scenderanno al di sotto della media, in particolare nelle regioni settentrionali e lungo la costa adriatica. Non è esclusa la possibilità di nevicate a quote medio-basse, qualora si verifichino le condizioni di instabilità attualmente previste da alcuni modelli meteorologici.
Possibile ritorno del clima mite
Tuttavia, un cambiamento significativo potrebbe verificarsi nella seconda metà del mese. L’ampio bacino di aria gelida, associato a un vortice di bassa pressione sulla Scandinavia, si orienterà maggiormente verso ovest, interagendo con il flusso nord-atlantico e creando una sorta di “ponte” che attraverserà l’Europa meridionale. Questo fenomeno porterà all’arrivo di masse d’aria più temperate nell’area sud europea e sul bacino del Mediterraneo.
Le previsioni per l’Italia
Un clima più mite a partire dalla seconda metà di gennaio
Si prevede che, a partire dal 17-18 gennaio, correnti dai quadranti meridionali, come il libeccio e lo scirocco, torneranno a dominare su gran parte dell’Italia, portando un clima decisamente più mite. Le temperature subiranno un aumento significativo, in particolare nelle regioni centrali e meridionali. Al nord, invece, potrebbe persistere ancora un po’ di aria fredda, ma la situazione sarà da monitorare attentamente nei prossimi giorni.
Un inverno senza ondate di gelo eccezionali
In conclusione, il periodo freddo si protrarrà fino a metà mese, con temperature al di sotto della media, ma non si prevedono ondate di gelo eccezionali. Si tratterà di un inverno normale, seguito da un afflusso di correnti miti e un netto aumento delle temperature. Nonostante alcune previsioni allarmistiche lette su altri siti, non ci sarà un gelo epocale, ma piuttosto un’ennesima fase mite in pieno inverno.
È importante ricordare che le previsioni meteorologiche a lungo termine sono spesso soggette a variazioni, quindi è fondamentale rimanere aggiornati sulle ultime notizie e sviluppi per essere preparati a eventuali cambiamenti del clima.