Meteo, la Groelandia nel cuore del Mediterraneo

Meteo storico in Sardegna: la grande nevicata del 1788 che la trasformò in una piccola Groenlandia

Antonio Romano
4 Min tempo di lettura
shutterstock_2259550519 - Meteo, la Groelandia nel cuore del Mediterraneo

La Sardegna, famosa per il suo clima mite e mediterraneo, si trovò di fronte a un evento meteo straordinario alla fine di Dicembre 1788. Una nevicata eccezionale coprì l’intera isola, trasformandola in un paesaggio da fiaba glaciale, simile alle terre artiche della Groenlandia. Questo raro fenomeno meteo colpì perfino le coste, raggiungendo città come Cagliari, dove le temperature rigide e la neve rappresentavano un evento praticamente sconosciuto.

 

Il freddo eccezionale di fine dicembre 1788

Il fenomeno iniziò il 28 dicembre 1788, durante uno dei momenti più rigidi della Piccola Era Glaciale, un periodo di intenso raffreddamento che colpì l’emisfero settentrionale tra il XIV e il XIX secolo. In quei giorni, le temperature scesero sotto lo zero in gran parte dell’isola, provocando una nevicata che durò fino al 1° gennaio 1789.

La neve, inizialmente lieve, aumentò di intensità il 29 dicembre, creando enormi disagi anche per la popolazione anziana, che non aveva mai assistito a un accumulo così significativo. Dopo una breve tregua il 30 dicembre, la coltre bianca tornò a coprire il paesaggio il 31 dicembre, per poi diradarsi gradualmente nel corso del Capodanno 1789. Le zone più colpite furono quelle interne e meridionali, dove si registrarono accumuli fino a 1,5 metri, rendendo la Sardegna irriconoscibile e simile a un frammento dell’Artico.

 

Le drammatiche conseguenze del gelo

Il gelo intenso e le nevicate eccezionali ebbero conseguenze disastrose, soprattutto per le comunità rurali dell’entroterra. Le strade divennero impraticabili, isolando i villaggi per settimane e bloccando i collegamenti con il continente. Questo isolamento ebbe un forte impatto sulla vita quotidiana e sull’economia. Le attività agricole furono gravemente compromesse, con quasi la metà del bestiame decimato dal freddo e dalla mancanza di foraggio. Le campagne si riempirono di carcasse, rendendo necessario un intervento delle autorità per evitare epidemie.

Nelle case, la popolazione lottava per trovare legna e cibo, affrontando temperature che per giorni rimasero eccezionalmente rigide. Questo inverno rimase impresso nella memoria collettiva come uno dei più duri del secolo.

 

Documenti storici e interventi governativi

Le testimonianze di questa eccezionale ondata di freddo sono raccolte in numerosi documenti storici. Tra queste spiccano gli atti ufficiali riportati nel libro di Renzo Ferru, La storia di Elmas, che citano una “universale caduta copiosa quantità di neve di cui non havvi da alcuni anni l’esempio”. La gravità della situazione spinse l’Intendenza Generale a emanare una circolare il 21 gennaio 1789, ordinando di eliminare le carcasse degli animali per scongiurare epidemie e impedire che la carne contaminata venisse utilizzata come alimento. Questo provvedimento evidenzia la gravità del contesto sanitario e alimentare, già duramente provato dalla scarsità di risorse.

Nei paesi interni, la neve rimase sul terreno per settimane, amplificando i disagi. Le difficoltà nel reperire rifornimenti aggravarono ulteriormente l’isolamento, lasciando molte comunità in balia delle rigide condizioni climatiche.

 

Un episodio simbolo della Piccola Era Glaciale

L’eccezionale nevicata del 1788 è uno degli eventi che meglio testimoniano gli effetti della Piccola Era Glaciale su una regione mediterranea come la Sardegna. Questo periodo storico, caratterizzato da un significativo abbassamento delle temperature globali, non risparmiò neppure le isole del Mar Mediterraneo, solitamente protette da climi più miti.

L’impatto di tali eventi è oggi studiato non solo per il loro valore storico, ma anche per comprendere come il cambiamento climatico influisca sulle società umane. La Sardegna, nonostante la sua posizione geografica, non fu immune ai rigori climatici dell’epoca, dimostrando come fluttuazioni improvvise e intense possano mettere a dura prova popolazioni ed economie.

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