Analisi del meteo e delle implicazioni ambientali dei progetti sovietici
Un rinomato accademico statunitense, il Dr. P. Micklin, ha condotto un’analisi approfondita dei dati provenienti dall’ex Unione Sovietica, elaborando una teoria che ha permesso di comprendere meglio la strategia adottata dalla grande Russia. Grazie alle sue competenze scientifiche nel campo del meteo, siamo in grado di capire la direzione in cui si sta muovendo il progetto quinquennale sovietico.
Il dibattito sulla deviazione dei fiumi e le operazioni di bonifica
Dopo la caduta dell’U.R.S.S., circa un centinaio di istituti sovietici stanno esaminando su larga scala le implicazioni delle deviazioni dei fiumi e delle operazioni di bonifica. Micklin ha scoperto che anche nella moderna Repubblica Russa c’è un acceso dibattito sull’effetto che tali operazioni potrebbero avere sull’ambiente. Questo dibattito, precedentemente sottovalutato a causa della mancanza di dati concreti, sta ora evidenziando un alto livello di pericolosità.
Il progetto di crescita economica e le sue implicazioni sul meteo
Nonostante questi allarmi, le autorità russe sono determinate a portare avanti il progetto per stimolare una rapida crescita economica. Si prevede che il progetto sarà completato in 25-30 anni. Già in questo secolo, quando sarà completato l’impianto dello Yenisei, si prevede che oltre 85 km3 di acqua all’anno potrebbero seguire un percorso diverso rispetto a quello del decennio precedente, stimato in 35 km3. Questo rappresenta più di un raddoppio!
Impianti funzionanti e trasformazione del territorio
Alcuni impianti dell’Ob e dello Yenisei sono già pienamente operativi, come ad esempio il canale Irtysh-Karagancha, lungo oltre 500 km, che fornisce acqua alle terre incolte del Kazakistan. Questo “impegno” sarà esteso al Dzhezkazgan per fornire acqua a nuove importanti aziende agricole e a numerosi impianti industriali di moderna concezione. Da una situazione di “normalità”, si sta passando a una fase di completa “trasformazione”.
Implicazioni ambientali e sul meteo
Non c’è dubbio che questi piani quinquennali avranno importanti ripercussioni ambientali nell’area di “deviazione”, con effetti significativi sul meteo di un’ampia zona. Indicano infatti una progressione, guidata dallo sviluppo economico, che va ben oltre il progetto originale.
Il ruolo dei percorsi idrici
Il fattore chiave è rappresentato dai percorsi idrici di grande portata. Questo è uno dei motivi di preoccupazione per il team del CRU, che è coinvolto e interessato a questo progetto. In particolare, il fiume Ob’ e lo Yenisei svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dei ghiacci del Mar Glaciale Artico.
Implicazioni per il Mar Glaciale Artico
La presenza di un mare “ghiacciato” è considerata da molti climatologi come un indicatore fondamentale per comprendere le dinamiche delle aree glaciali e interglaciali che hanno caratterizzato la storia del meteo terrestre negli ultimi milioni di anni. La salinità dell’Oceano Artico, nei suoi strati superiori, è inferiore a quella degli strati più profondi. Anche se l’acqua dolce tende a congelarsi prima e più facilmente di quella salata, non è più certo, a seguito di questi cambiamenti, che questo meccanismo possa mantenere l’Artico ghiacciato.
Conclusioni
Questa teoria, che prende in considerazione sia aspetti politici che sociali, non intende puntare il dito contro una singola nazione, ma piuttosto stimolare una riflessione sulla complessità del fenomeno, che non può essere osservato in modo isolato e senza tenere conto di altri fattori rilevanti.