Analisi del meteo: un’osservazione in continua evoluzione
Il meteo è un argomento che richiede un’osservazione costante e attenta. Negli ultimi giorni, la situazione meteorologica ha iniziato a delinearsi con maggiore chiarezza. Nonostante si tratti di una previsione a lungo termine, con tutte le incertezze che ne derivano, sembra che ci siano buone probabilità che si verifichi quanto previsto nel periodo temporale considerato.
Il meteo dopo un periodo anticiclonico
Dopo un periodo anticiclonico, causato da una disposizione delle correnti ad alta quota, con brevi ondulazioni e una loro posizione alle medie ed alte latitudini continentali, si prevede un nuovo affondo del vortice polare tra il 20 e il 23 del mese corrente. Questo processo dovrebbe svolgersi secondo le modalità e i tempi che verranno descritti di seguito.
Prima fase del meteo: l’anticiclone si fa strada
Nella prima fase, le correnti a getto si mostrano molto deboli nell’area Mediterranea. Questo permette all’anticiclone, con radice sub tropicale, di aprirsi un varco e di espandersi in maniera robusta, con geopotenziali particolarmente elevati. Tuttavia, questa debole fluttuazione delle correnti a getto non sembra garantire un tempo stabile per tutta la Penisola. Nonostante la curvatura oraria sia ben evidente, ci sono ampi spazi, zone franche, dove si disegnano correnti antiorarie sul Mediterraneo centro occidentale.
Seconda fase del meteo: l’erosione inizia
Nella seconda fase, le correnti a getto presentano un’ondulazione maggiore, con un’azione di trascinamento molto più marcata. Inizia l’erosione e lo spostamento della configurazione, con rotazione oraria, verso est. Si verifica un abbassamento della zonalità e una maggiore inclinazione delle correnti con direttrice WNW/ESE.
Terza fase del meteo: l’attività dei getti aumenta
Nella terza fase, si osserva una netta fluttuazione con caratteristiche di crescente attività dei getti e relativo disegno e disposizione meridiana. Durante la fase di massima spinta del getto, si verifica un attacco diretto alla struttura altopressoria in sede Mediterranea. Si apre un’ampia ondulazione in Atlantico con l’apertura di varchi, aree caratterizzate da minor pressione delle correnti a getto, per una pulsazione dinamica dell’alta pressione Azzorre. Si apre una stretta gola nella quale potrebbe infilarsi una seccatura del vortice polare.
Il meteo e la probabilità di una nuova avvezione fredda
La probabilità di una nuova avvezione fredda nel bacino del Mediterraneo aumenta. La previsione del meteo è molto ampia e presenta ancora aspetti non chiaramente definiti, ma mostra una buona fluidità evolutiva.