Analisi dei modelli meteorologici
Nell’ambito delle previsioni meteorologiche, i due principali modelli utilizzati mostrano delle divergenze significative. Il primo modello, noto come Reading, prevede un cambiamento significativo nel meteo del Mediterraneo centrale. Questo modello indica un movimento verso ovest di un promontorio di alta pressione con origine sub tropicale. Questo fenomeno potrebbe portare a un periodo di stabilità e calore, soprattutto nelle regioni centro-meridionali italiane, a causa di una seconda “onda di calore” proveniente dal Nord Africa.
Il modello GFS e le sue previsioni
Il secondo modello, chiamato GFS, offre una lettura diversa del meteo futuro. Questo modello persiste nel prevedere l’azione dell’anticiclone delle Azzorre, che si muoverebbe verso latitudini molto settentrionali europee. Questa lettura del meteo è tuttavia altalenante e non costante.
Gradienti termici e situazione barica
Un elemento interessante da notare nelle previsioni meteorologiche è il gradiente termico alla quota di 500 hpa. Questo indica una temperatura di -25° C vicino al Nord-Est italiano, mentre una temperatura di -20° C copre tutte le regioni centrali italiane, sempre alla quota di 500 hpa. Questo suggerisce la persistenza di una situazione barica in cui delle “gocce fredde”, molto fredde per la stagione, si muovono verso il bacino centro-settentrionale del Mediterraneo. Questo potrebbe portare a una fase di marcata instabilità nel meteo.
Due letture diverse del meteo
Queste due letture del meteo sono molto diverse e la chiave per capire quale sarà la situazione effettiva potrebbe risiedere in un’instabilità temporanea di una figura altopressoria sulla nostra Penisola, seguita da un cavo d’onda. Questo potrebbe portare a un periodo temporaneamente stabile, con temperature in aumento, ma non in chiara fase di controtendenza.
La fase critica delle previsioni meteorologiche
È importante sottolineare che ci troviamo in una fase critica per quanto riguarda le previsioni meteorologiche. La leggibilità atmosferica sta assumendo una condizione di precaria predicibilità, rendendo più difficile fare previsioni accurate sul meteo futuro.