Implicazioni Meteorologiche delle Esplosioni Nucleari
È di comune conoscenza che le esplosioni nucleari, soprattutto quelle di armi particolarmente distruttive, possono innescare un processo di devastazione irreversibile. Questo non riguarda solo l’aspetto umano, ma anche un radicale stravolgimento dei parametri atmosferici.
Effetti Sull’Atmosfera
Inizialmente, si pensava che le conseguenze più significative sul meteo fossero legate ad un aumento esponenziale delle radiazioni ultraviolette. Questo a causa degli ossidi di azoto, generati dal calore delle esplosioni, che avrebbero avuto un impatto negativo sullo strato di ozono negli strati più alti dell’atmosfera.
Tuttavia, dopo numerose ricerche in laboratorio, si è scoperto che gli effetti di queste “enormi nuvole di polvere”, in relazione alla grande quantità di fumo prodotto dagli incendi in aree urbane o rurali, erano spesso sottovalutati.
Impatto Sull’Inquinamento Atmosferico
Pertanto, l’inquinamento atmosferico non doveva essere interpretato solo come l’effetto immediato della devastante esplosione nucleare, ma doveva tenere in considerazione anche i parametri sopra citati. Da allora, molti scienziati, attraverso uno studio approfondito delle cause concomitanti, hanno concluso che le prime valutazioni degli effetti della nube nucleare potevano essere riassunte come segue:
“L’inverno nucleare sarà causato da una nuvola altamente tossica, composta da polvere e fumo generati dalle esplosioni atomiche. I principali elementi di contaminazione sono causati dalle esplosioni che, come primo effetto, solleverebbero enormi quantità di polvere dal suolo. Queste, sotto forma di minuscole particelle, assorbirebbero e disperderebbero le radiazioni solari. Inoltre, il fumo causato dai numerosi incendi formerebbe una sorta di fuliggine impenetrabile, nera e oleosa, che assorbirebbe circa il 25/30% del calore solare”.
Conseguenze Meteorologiche
Il risultato di questo scenario, testato in laboratorio, sarebbe una diminuzione delle temperature, su gran parte dell’emisfero nord, paragonabile a quella dell’ultima era glaciale. Forse per un periodo di tempo di alcuni mesi o più, le temperature medie potrebbero scendere di 10°-15°C, rimanendo in alcuni casi, specialmente nelle aree oltre il 50° NORD, ben al di sotto dello zero per mesi.
Le nuvole cariche di queste polveri tossiche produrrebbero forti precipitazioni, tempeste radioattive di neve, che coprirebbero vasti spazi anche del nostro continente.
Considerazioni Finali
Se l’indifferenza dell’uomo, a volte mascherata da falso comportamento sociale, non viene compensata da un’azione decisa contro gli arsenali nucleari, probabilmente anche le più sadiche e innaturali necessità di neve saranno catastroficamente “esaudite”.
“Fratello, se avrai fortuna, avrai una sola virtù e quella sola: così attraverserai più facilmente il ponte… sarà un segno distintivo avere molte virtù, ma anche una dura sorte; più di un uomo si incamminò nel deserto sconosciuto e si uccise perché era stanco di essere battaglia e campo di battaglie circa virtù non appagate”. (F. Nietzsche)