Analisi del meteo: la depressione d’Islanda e le sue implicazioni
Nell’analisi del meteo, uno degli elementi che spicca è la presenza della depressione d’Islanda. Questa, insieme all’anticiclone atlantico (HP Azzorre), è uno dei principali motori delle dinamiche atmosferiche. L’osservazione della carta del modello di Reading a 168h ci permette di notare una marcata “apparizione” di questa depressione.
Un risveglio “impetuoso”?
A prima vista, si potrebbe pensare a un risveglio “impetuoso” di questo vortice, con una conseguente disposizione delle correnti, alle medio e alte quote, da W/E. Questo potrebbe segnare il ritorno della tonalità “classica” autunnale. Tuttavia, collegando le varie figure pressorie attraverso una geometria barica, emerge che la depressione d’Islanda potrebbe non avere un buon esito.
La depressione d’Islanda e le sue difficoltà
La depressione d’Islanda, infatti, viene stretta, come evidenziato dalla carta rielaborata tramite tratti in nero e relativi vettori di spostamento delle correnti a 500 hpa. A levante, si trova un robusto HP continentale, mentre in oceano, collegato attraverso una sella anticiclonica, si prepara una spinta dinamica dell’HP delle Azzorre verso Nord.
Le conseguenze sul meteo
Di conseguenza, si verifica uno spostamento dell’asse di saccatura verso l’Europa continentale, con una possibile fusione con il “cugino” Vortice Polare. Questa situazione potrebbe portarci in una fase molto avanzata della stagione autunnale, con possibili avvezioni di aria polare marittima o artico marittima, che porterebbero a instabilità diffusa e marcata.
Un autunno quasi invernale?
L’autunno appena iniziato potrebbe quindi nascondere molte insidie, prospettandosi con risvolti e sfumature quasi invernali. Tutto ciò descritto ha una possibilità di verificarsi intorno al 60%, con una decorrenza temporale tra il 5 e il 6 del mese prossimo. Le previsioni meteorologiche, quindi, ci suggeriscono di prepararci a un autunno che potrebbe riservare sorprese.