Analisi del meteo: l’importanza del modello in questione
Il modello di cui stiamo parlando ha un ruolo cruciale nelle previsioni meteorologiche per l’Europa. Recentemente, abbiamo osservato con stupore un run che suggeriva l’insediamento di un’alta pressione nell’area mediterranea, che scendeva “pericolosamente” nell’area subtropicale.
La fase di test e le sue implicazioni
Si trattava, ovviamente, di una fase di test, durante la quale il sistema cercava di liberarsi, anche attraverso alcune varianti introdotte, da un periodo di ciclicità evidente. Quale miglior modo per un sistema numerico di “pensare” se non quello di posizionare, attraverso calcoli complessi e minimi errori introdotti, una fase di “stanchezza” e l’insediamento di un’alta pressione nell’area mediterranea?
La rivelazione di un gioco apparentemente semplice
Questo gioco, apparentemente semplice, è stato rivelato attraverso una “revisione”, che io definirei “inverosimile”, di una situazione molto contrastante e assolutamente dissociata rispetto ai run precedenti. Attualmente, la situazione a lungo termine appare significativamente diversa e l’avanzamento di un’alta pressione con caratteristiche mediterranee verso la nostra penisola sembra retrocedere, alla quota di 500 hpa, nuovamente verso la penisola iberica.
La differenza tra i due run e l’importanza del vortice polare
La differenza tra i due run non è molto marcata, ma è significativa e indica quanto sia, in parte, condizionante l’evoluzione del vortice freddo (Vortice Polare). Dopo questa terza avvezione fredda, relativa al periodo stagionale di riferimento, ci sarà una fase più stabile e temperata, fino al 25 e 26 del corrente mese.
Previsioni per la fine del mese
Nonostante le attuali e enormi difficoltà di “allungare lo sguardo” verso “l’extra over look” (ogni altra visione), possiamo dire che, terminata questa fase di cadenze temporali, si sta organizzando “qualcosa” di veramente importante e decisamente freddo verso la fine del mese. In poche parole, abbiamo attraversato dei periodi estremamente facili da “concepire”, ora siamo in una fase di transizione, ma tra qualche settimana, ne avremo gli evidenti risultati.
L’alta pressione atlantica e le sue possibili evoluzioni
L’alta pressione atlantica migrerà attraverso latitudini sempre più settentrionali e con un asse inclinato verso il nord-est. Questo asse potrebbe posizionarsi, nella sua massima spinta dinamica, anche verso i Paesi finnici. Ritorneremo su questo argomento quando l’evoluzione del meteo sarà ancora più chiara.