Il meteo e le sue dinamiche: un’analisi della situazione attuale
La fine del mese in corso dovrebbe segnare un evento di rilevanza meteorologica: una significativa ristrutturazione dell’alta pressione atlantica. Questo fenomeno, dopo aver oscillato tra l’Europa centrale e settentrionale e il Mediterraneo, dovrebbe ritirarsi nell’Atlantico, favorendo una marcata onda di Rossby sulla parte orientale del nostro oceano, noto anche come getto polare.
Il meteo e le sue figure bariche
La figura barica di contrasto, o Vortice Polare, perde il suo stretto legame con l’anticiclone, delineando due assi molto acuti. Il primo asse è quello del promontorio, legato alla spinta dinamica dell’alta pressione delle Azzorre. Il secondo asse è quello della saccatura, punto di unione tra il minimo del vortice freddo e la sua parte più avanzata che si spinge tra Spagna e Portogallo.
Tra questi due assi “immaginari” si sviluppa un primo flusso di aria artica, proveniente direttamente dalle regioni polari. Questo flusso, come previsto dal modello delle ECMWF a 500 hpa, si sposta dalla Groenlandia nord-orientale, attraverso l’Islanda, per poi raggiungere la parte più occidentale dell’Europa meridionale.
Il meteo e le sue correnti d’aria
In risposta a questo cavo d’onda, si innesta un richiamo di aria più mite, di origine basso-mediterranea, che raggiunge la nostra Penisola. Sono evidenziati anche i due limiti d’avanzata dell’aria: l’aria fredda, rappresentata dall’onda blu tra i due assi, e l’aria più mite, rappresentata dall’onda convessa in marrone, a est dell’ultimo asse.
Questa situazione, ideale spartiacque tra due flussi d’aria, favorirebbe una fase temporanea di tempo piovoso nella parte centro-settentrionale, principalmente sul versante occidentale, della Penisola. Questa fase sarebbe seguita da un graduale orientamento delle correnti, prima da nord-ovest e in seguito, data la prevedibile inclinazione dell’asse del promontorio verso nord-est, dai quadranti nord-orientali.
Il meteo e le sue possibili evoluzioni
Questa complessa struttura barica nel nostro Continente potrebbe, progressivamente, assumere caratteristiche meno variabili e più persistenti. Dopo un primo periodo contrassegnato da una chiara fase di alta pressione, tra il prossimo lunedì e a fasi alterne durante la settimana successiva, si dovrebbe verificare un’ulteriore avvezione di aria fredda dalle caratteristiche polari.
Durante le fasi “interlocutorie”, periodi di permanenza di un’alta pressione sull’Italia, si verificheranno marcate situazioni di inversioni termiche, con relative formazioni nebbiose nelle pianure del nord e nelle valli del centro. Le temperature inizieranno a crescere in quota, mentre le minime si attesteranno a valori prossimi allo zero, per quasi tutta la settimana, e in particolare per il centro-nord.
Il meteo e le sue anomalie
Tra martedì e mercoledì della prossima settimana, un debole fronte, nucleo freddo che riesce a penetrare l’anticiclone e proveniente dai Balcani, potrebbe portare una debole fenomenologia sulle regioni centrali. Inoltre, “alta pressione” non corrisponde necessariamente a tempo stabile e sereno.
Il meteo e le sue previsioni
Per quanto riguarda la tanto attesa “meteora neve”, anche a quote medio-basse, dovremmo probabilmente attendere ancora 7/9 giorni. La situazione sembra cogliere in pieno queste fasi alterne e con l’avanzare della stagione invernale crescenti, relative a situazioni fredde per il nostro Paese.