Analisi del meteo: previsioni e tendenze
L’analisi meteorologica che stiamo per presentare si basa sull’osservazione e l’evoluzione di almeno quattro runs del modello di Reading (ECMWF). Questo modello ci presenta una sequenza temporale di situazioni che alternano condizioni artiche “verticali” dirette verso la nostra Penisola e condizioni artiche con un “west shift” dirette verso il Mediterraneo centro-occidentale.
Il meteo in Italia
In ogni caso, l’Italia si trova costantemente e mediamente all’interno di una ”anomala” 528 DAM o inferiore. Questo indica la presenza di geopotenziali di origine polare, insoliti nelle aree dell’Europa meridionale. Si tratta di una sorta di goccia molto fredda, in quota, che si dirige verso i “tropici temperati”.
L’interpretazione del modello in questione, considerando vari runs, indica una tendenza molto realistica e con un alto valore evolutivo.
Arrivo di aria fredda
Dalla seconda parte di domenica, l’aria fredda proveniente dall’estremo nord-est europeo inizierà a confluire sulla nostra Penisola, portando una progressiva, ma sempre più massiccia, intrusione di aria gelida di origine artica.
Questa sembra essere, con alta probabilità, la futura situazione nelle sfere medio-basse dell’atmosfera. Tuttavia, non possiamo basarci solo sulla circolazione al suolo o fino alla soglia dei 2.500 metri circa. Dobbiamo tenere in considerazione, come indicato dal modello di Reading, che una importante e “trasversale”, quindi opposta, circolazione si verifica alla quota di circa 5.500 metri.
A questa altezza sembra esserci un richiamo di correnti relativamente più miti provenienti dal settore centro-occidentale del Mediterraneo. Si tratta di un doppio flusso tra strati di aria di diversa umidità e qualità termiche.
Contrasto termico e neve
Da qui nasce il giusto connubio tra fasi di “contrasto termico”. La neve non arriva solo attraverso rapide situazioni depressionarie, che sono molto difficili da individuare e manifestare, soprattutto per quanto riguarda i fenomeni nevosi, ma anche attraverso divergenze “rotatorie” suolo/quota.
Siamo molto vicini a questa situazione. L’evoluzione potrebbe portare a situazioni marcate come quelle descritte sopra e che potrebbero, all’inizio della prossima settimana, portare nevicate, in particolare nelle aree centrali sia adriatiche che tirreniche, anche a quote quasi pianeggianti.
Il pendolo della situazione meteo
Bisognerà vedere dove “oscillerà esattamente il pendolo della situazione”. Se l’intera configurazione continuerà a preferire una soluzione rivisitata verso ovest o più verso est. Personalmente non ho grandi “dilemmi”.
Ci sarà una buona situazione, potenziale, molto favorevole a manifestazioni nevose che potrebbero, gradualmente, raggiungere anche molte regioni padane (centro-orientali).
Quindi, bisogna prestare molta attenzione perché sembra che non si tratti solo di una robusta avvezione fredda, ma (60%) anche produttiva dal punto di vista della “fenomenologia”.