Il fascino del meteo e la sua imprevedibilità
La maggior parte dei giovani, a causa della loro innata “assenza di memoria visiva”, considera la neve un fenomeno “straordinario” e affascinante. In realtà, per il nostro meteo, questo non è un evento comune e spesso si nasconde dietro le “curve” delle montagne che si “coprono” di un bianco splendore durante l’inverno.
Non si tratta di una patologia, infatti molti di noi sono qui per questo, ma è complicato far comprendere che, dietro un vortice di bianchi fiocchi che danzano in modo affascinante ed estremamente attraente, ci sono delle reali difficoltà e problemi per chi si trova impreparato per questo “evento”.
Il meteo mediterraneo e i suoi cambiamenti
Vivere il meteo mediterraneo, che ha subito significative variazioni nel corso della storia, penso sia il motivo “scatenante” per questo desiderio “incontrollabile”. È un continuo “tifo” tra chi rivendica ciò che gli spetta o si merita, quasi un gol segnato all’ultimo minuto: la mia “squadra” ha vinto!
Ma supponiamo che questo sia solo “tifo” e non vera passione per ogni sfumatura del nostro meteo. Le fazioni opposte devono convivere con le “vittorie” e le “sconfitte”. In ogni caso, è difficile non aspettarsi, dopo quasi un anno dall’inizio del “campionato”, un’infinita dose di “gol” realizzati.
La neve come protagonista
E la neve fa da protagonista, come Maradona, quando segnava, era considerato come un “Dio” del calcio. Quella era un’arena piena di luci e bagliori, questa sembra essere un’attesa molto più intima e legata ad un sottile filo che si nasconde dietro qualche “fugace” lampione.
Non vogliamo giudicare le “passioni”, ma solo evidenziare ciò che, la nostra natura “mite”, è in grado di offrirci sempre in modo più “parco”.
L’inizio del “campionato” del meteo
Anno 2005/2006 … inizia il “campionato”! Nessuno sa quale sarà la fazione vincente, solo il “Torino” è da anni che reclama la sua vittoria a fine “torneo”.
Vorrei solo sottolineare che il “monitor” della natura non deve essere vissuto come “ossessione”, ma come passione, anche dietro le sconfitte, per uno “sport” che non conosce regole né tanto meno confini.
Buona “caccia al “gol”!!!