Fine dell’irruzione fredda e lenta rotazione delle correnti

Antonio Pallucca
3 Min Leggere

Analisi delle previsioni meteorologiche a medio e lungo termine

Nel panorama delle previsioni meteorologiche, ciò che risulta di fondamentale importanza è comprendere quale tipo di circolazione atmosferica influenzerà il nostro territorio nazionale.

Le dinamiche meteorologiche previste

L’analisi della mappa meteorologica, rielaborata per il 29 del mese corrente, evidenzia un movimento dell’intera struttura dinamica dell’anticiclone delle Azzorre verso ovest. Questo spostamento, causato dalla persistenza dell’azione del VP e dal suo lavoro erosivo, inizierà a convogliare il suo carico di aria fredda (suolo/quota) verso la Penisola Iberica. Di conseguenza, si avrà una risposta nell’area centro-occidentale del Mediterraneo, con correnti provenienti dal settore sud-ovest del nostro Bacino.

In pratica, passeremmo da una circolazione atmosferica, blandamente ciclonica per le regioni centro-meridionali, ad una a curvatura più stretta che andrà ad interessare le regioni centro-settentrionali di ponente.

Il cambiamento del meteo

Il periodo freddo si chiude, al momento, in maniera definitiva e verrà sostituito, progressivamente, con correnti più miti provenienti da sud-ovest. Questo cambio di meteo porterà ad una fase nettamente più piovosa per quelle aree che attualmente sono rimaste “nell’ombra”, ed una crescente possibilità di precipitazioni a carattere nevoso sul settore alpino e prealpino centro-occidentale.

Si ritorna quindi al normale andamento del meteo, che vedrebbe questo periodo dell’anno come il più frequentato da precipitazioni. Il tutto viene compreso in una graduale ripresa delle temperature, in una prima fase in quota, che successivamente si estenderà al suolo.

Le possibili conseguenze del cambiamento del meteo

Ovviamente, tra la fine di questa irruzione fredda e l’inizio di questa seconda fase, le regioni orograficamente più protette (regioni padane) potrebbero assistere ad un sovrascorrimento di aria più mite sopra un cuscino di aria dalle caratteristiche termiche molto contrastanti. La situazione potrebbe essere ideale, ma solo per uno spazio di tempo breve, a situazioni nevose anche a quote pianeggianti.

L’andamento sopra descritto mi sembra molto regolare e vedrebbe un cavo d’onda progressivamente evolvere nelle sue oscillazioni medie.

Le previsioni meteorologiche a lungo termine

Se vogliamo dare un’occhiata ancora nel più lungo termine, inizi del mese di dicembre, la presa dinamica dell’HP atlantico si farà sempre più debole e sempre più incisiva quella del vortice oceanico. Si suppone un periodo propizio al ritorno delle “miti” correnti atlantiche accompagnate anche da “promontori” (HP) di stampo basso Mediterraneo.

Quello che si teme, in particolare maniera, è il ritorno di una fase che vedrebbe l’instaurasi di un blocco (muro altopressorio) di origini Continentale. Situazione che complicherebbe, non di poco, la futura evoluzione e che potrebbe riportarci ad una stasi atmosferica lunga da “dipanare”.

Al momento questa è una proiezione sulle tendenze; in ogni caso ritorneremo su questo argomento molto interessante.

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