Analisi del meteo: tra inverno e primavera
Nonostante ci troviamo nel pieno dell’inverno, non possiamo ancora decretare la fine di questa stagione. Infatti, l’evoluzione futura del meteo presenta delle contraddizioni significative. L’oscillazione eccessiva e caotica delle correnti nella medio-alta tropopausa ci mostra un alternarsi di configurazioni bariche completamente diverse tra loro. Siamo arrivati al momento cruciale: o l’inverno continuerà a persistere o la prima ondata di calore si farà strada sulla nostra Penisola.
Previsioni meteorologiche per la fine di febbraio
Possiamo dare per certo un calo delle temperature che si farà sentire su gran parte del nostro territorio a partire dal 22 febbraio. In generale, potremmo definire questa situazione futura, fino alla fine del mese, come tipicamente invernale. Una serie di depressioni in movimento dal Mediterraneo centro-occidentale verso i Balcani medio-bassi caratterizzeranno il meteo già dalla metà della prossima settimana. Si tratta di una sorta di rapidi impulsi freddi che interesseranno gran parte delle nostre regioni centro-settentrionali.
Durante questo periodo, a intervalli alterni, potrebbero verificarsi delle precipitazioni nevose sul settore padano anche a quote pianeggianti (area centro-occidentale), mentre nelle regioni centrali la quota neve potrebbe essere indicata, nelle zone interne, intorno ai 500/600 mt circa e solo localmente a quote inferiori. Naturalmente, queste previsioni dovranno essere riviste e aggiornate all’inizio della prossima settimana.
Analisi delle correnti ad alta quota
Osservando la situazione delle correnti ad alta quota, si nota come questa spinta dinamica dell’Hp delle Azzorre, in successiva combinazione con quella continentale, sia molto variabile e lasci spazio ad altre “spinte dinamiche” sul comparto dell’Europa orientale. Una successione molto irregolare riguarda le oscillazioni della “corda” del nord Atlantico. Ciò che ci lascia molto perplessi, con tutte le cautele del caso, è che questa “divergenza” barica sembra portare con sé “marcati” scambi termici tipici della stagione futura. In tutto questo “scenario previsionale” potrebbe entrare in gioco, a lungo termine, una improvvisa “onda termica”, dalle caratteristiche molto miti, sprigionata dall’evolversi della matrice “sub tropicale” di un anticiclone mediterraneo.
Un quadro ancora da definire
Tuttavia, la situazione è ancora tutta da chiarire e comunque non prima della fine del mese corrente. Le previsioni meteorologiche, infatti, sono soggette a continue variazioni e richiedono un costante monitoraggio per essere definite con precisione.