Analisi delle previsioni meteorologiche
Nell’analisi delle previsioni meteorologiche degli ultimi giorni, ciò che ha colpito è stata l’incertezza dei modelli a breve, medio e lungo termine. Il “determinismo”, che solitamente guida le previsioni attraverso il caos atmosferico, ha proposto soluzioni molto diverse tra loro, seguendo percorsi già noti. Questo elemento sembra ora essere assente, indicando un possibile cambiamento di direzione che potrebbe manifestarsi nella prossima settimana.
Contraddizioni e inversioni nel meteo
Nonostante la media delle tendenze appaia contraddittoria, sembra molto probabile un’inversione del meteo. Questo cambiamento porterebbe sulla nostra Penisola aria proveniente dalle medie e alte latitudini europee. Di conseguenza, ci aspettiamo che i fronti nord atlantici si dirigano verso il Mediterraneo centrale, formando rotazioni antiorarie, ovvero ciclogenesi.
Previsioni meteorologiche future
A meno di clamorosi cambiamenti dell’ultimo minuto, la situazione meteorologica futura sembra delinearsi con maggiore chiarezza. Si prevede una fase piuttosto lunga caratterizzata dall’influenza di correnti medio-alte oceaniche. Si ritorna quindi alla normale influenza della “corda atlantica”, con possibili fasi di semi-zonalità. Tuttavia, tra questo scenario ipotetico a lungo termine e quello che si prevede per la prossima settimana, potrebbero verificarsi situazioni ancora tipicamente invernali, con precipitazioni nevose a quote collinari in gran parte delle regioni centrali e nelle aree pianeggianti del nord.
Andamento delle temperature
Confermiamo pienamente la prossima e breve avvezione fredda, che sarà seguita da un temporaneo aumento delle temperature e poi di nuovo da un trend al ribasso. Questo periodo potrebbe essere ideale per le manifestazioni meteorologiche sopra descritte. Tuttavia, non possiamo confermare con certezza una fase di persistenza delle condizioni fredde, data la lunga scadenza temporale esaminata.
Considerazioni sull’inverno
L’inverno non è ancora completamente finito, ma è ormai consumato “a morsi ed a strappi”. Dopo oltre venti anni, abbiamo rivisto la Russia nel suo “algido splendore”, confermando la scarsa “aggressività” dell’anticiclone “euro-asiatico” e la quasi totale assenza della zonalità atlantica. L’inverno è stato a tratti “maestoso”, ma molto contraddittorio. Dobbiamo tener conto che “l’eccezionalità” degli eventi, date storiche, non possono essere sempre tirate in ballo; siamo pur sempre mediterranei e sotto protezione di “anelli tropicali”. Le condizioni di estremo freddo restano sempre una “deroga estrema” e sono ben descritte nel “codice” Mediterraneo.