Analisi del meteo: previsioni per la prossima settimana
Stiamo attraversando un periodo di grande instabilità meteorologica, con brevi promontori e salti d’onda, saccature, che si dirigono verso la nostra Penisola. Questa è una situazione tipica di transizione, quando la “corda atlantica” inizia a cambiare la sua direzione e ondulazione. Questo cambiamento non è privo di insidie e ”sorprese”. Ma cosa potrebbe accadere tra domenica e lunedì prossimi?
Previsioni meteo: ritorno delle condizioni invernali
Secondo le previsioni del modello GFS, sembra che ci siano tutte le condizioni per un ritorno delle tipiche condizioni invernali sulle nostre regioni già a partire dalla prossima domenica. Una depressione meteorologica di rilievo sembra pronta a “raccogliere” quei flussi freddi che non provengono dai bassi Balcani, ma dal settore più settentrionale.
La sua traiettoria, verso est, dovrebbe “caricare” un flusso di correnti sud-occidentali (antefrontali) già dalla giornata di sabato. Questo flusso umido si dirigerà verso le nostre regioni centro-settentrionali di ponente. In questo frangente, tranne per alcune aree della media ed alta collina – settore prealpino – dove potrebbero verificarsi delle precipitazioni nevose, non sono previste nevicate a quote medio-basse per il resto del nostro territorio.
Previsioni meteo: possibile calo della quota neve
La situazione sembra diventare più interessante già tra la notte di domenica e lunedì, quando questo nucleo “basso-pressorio” inizierebbe a spostarsi in maniera decisa verso SSE. Subentra la fase “fredda” nella rotazione antioraria. Ecco che le nostre regioni centrali, levante e ponente e marginalmente il settore centro-est padano, potrebbero vedere in maniera molto rapida scendere la quota neve. Mentre per il settentrione, il miglioramento delle condizioni atmosferiche sarà più veloce, per le zone centrali la situazione evolverà molto più lentamente. Possiamo quindi tracciare una linea ideale che divide in due fasi questo peggioramento.
Previsioni meteo: due fasi di peggioramento
– Prima fase: le regioni tirreniche saranno le più coinvolte, con una quota neve, tra il 5/6 febbraio, posizionabile intorno ai 400 mt e localmente a quote inferiori (media e bassa collina);
– Seconda fase: subentra in maniera più decisa il flusso di correnti nord-orientali che “liberano” i cieli del medio ed alto Tirreno, mentre persistono le nevicate sulle regioni del medio e basso adriatico a quote 200/300 mt.
Questa potrebbe essere una prima tendenza di massima, siamo sempre in un periodo di “passaggio” molto delicato dal punto di vista delle previsioni meteorologiche, tuttavia le caratteristiche di questa depressione, sembrano rendere merito a quelle zone che in passato sono state scarsamente visitate dalla “meteora neve”.