Introduzione
Un mese fa, abbiamo evitato un pericolo meteorologico: la prima ondata di freddo della stagione. Questo grazie a un inaspettato spostamento verso ovest della depressione polare. Come molti ricorderanno, questa rotazione depressiva si è spostata verso la Francia e poi, solo parzialmente, verso la Spagna. L’Italia non ne è stata coinvolta!
Il cambiamento del meteo
Da quel momento, il meteo ha iniziato a cambiare gradualmente in Europa. Gli alti geopotenziali, ancora fortemente legati alla loro matrice subtropicale, hanno iniziato a cedere alla presenza di una depressione fredda in quota, segnando l’inizio di una fase decisamente autunnale.
Prospettive future
Da quel periodo, dopo una fase apparente di stallo, sembra che si stia profilando un aumento della stagione fredda… un anticipo dell’inverno! Infatti, questa volta, la depressione polare dovrebbe entrare direttamente in Italia, con un picco previsto per il 23 novembre.
Effetti del meteo
L’arrivo di questo vortice freddo, in perfetta baroclinicità, dovrebbe portare a un “sorprendente” 520 DAM alla quota di 500 hpa (inusuale per il periodo). Questa configurazione dovrebbe permettere a un flusso di correnti artico/polari di riversarsi sul Mediterraneo e di innescare successivamente una depressione tra il Tirreno e l’Adriatico. Questa è la condizione ideale per un calo termico deciso e repentino e per le prime nevicate sui colli (700/800 mt circa) nelle nostre regioni centro-meridionali.
Zone interessate
Secondo l’attuale modello delle ECMWF, le regioni più esposte dovrebbero essere, come è naturale, quelle interne adriatiche. Tuttavia, a causa di una componente dei vettori iniziali provenienti dalla Valle del Rodano, potrebbero formarsi depressioni o fronti di instabilità anche sulla fascia del Tirreno e sulla Sardegna. Il resto dell’Italia non dovrebbe assistere a particolari fenomeni meteorologici in questa prima fase. Solo successivamente, e qui dobbiamo assolutamente usare il condizionale, con l’insistenza della depressione fredda nell’area mediterranea, potrebbero essere coinvolte alcune regioni padane, a causa dell’insistenza delle correnti fredde da ENE.
Conclusione
Quindi, l’inverno sta per iniziare… per ora ci limitiamo a questa prima analisi, successivamente saremo in grado di cogliere i dettagli.