La Corrente di Leeuwin e la sua estensione verso la Tasmania
Gli esperti di Telerilevamento del CSIRO (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation) hanno recentemente scoperto un fenomeno oceanografico di notevole importanza. Grazie all’ausilio di dati satellitari e rilievi effettuati direttamente sull’Oceano dalla Maria Island, situata sulla costa orientale della Tasmania, gli scienziati hanno rilevato un’insolita estensione della Corrente di Leeuwin, che si estende fino alla punta meridionale della Tasmania, raggiungendo la località di St Helens.
Le ricerche del CSIRO
Gli oceanografi del CSIRO, tra cui Katy Hill, David Griffin e George Cresswell, stanno studiando attentamente questo fenomeno. Utilizzando osservazioni satellitari e dirette, effettuate da navi come la Marine National Facility o la RV Southern Surveyor, dotate di strumentazioni all’avanguardia, gli scienziati sono in grado di tracciare le correnti e monitorare il movimento delle specie tropicali fino alle coste della Tasmania.
L’importanza di monitorare le correnti oceaniche
Secondo il Dottor Cresswell, è fondamentale monitorare questi cambiamenti nell’oceano, in quanto possono avere ripercussioni significative sugli ecosistemi marini, su attività come la pesca e l’acquacoltura, e sulla vita delle comunità costiere.
La Corrente di Leeuwin e la EAC
La Corrente di Leeuwin ha origine nel nord dell’Australia e scorre lungo le coste occidentali del Paese, incontrando la più nota EAC (la Corrente Est Australiana) in Tasmania. Il punto in cui queste due correnti si uniscono varia stagionalmente e di anno in anno, a seconda della forza con cui ciascuna corrente si sviluppa e procede.
Le ipotesi degli oceanografi
Gli oceanografi ritengono che la EAC stia gradualmente rafforzandosi, mentre la Corrente di Leeuwin sembra indebolirsi. I cambiamenti nell’EAC sono tra i più significativi a livello globale negli oceani; a causa dei continui record mensili nelle misure, questi cambiamenti sono uno degli indicatori più importanti per il monitoraggio del meteo e il controllo ambientale, nell’oceanografia australiana.
La raccolta dei dati
Dal 1944, ad est della Maria Island, si raccolgono dati sulla temperatura, sulla salinità e sostanze nutrienti, che hanno permesso di dimostrare come l’influenza della EAC e della Corrente di Leeuwin sia variabile nelle acque della Tasmania. L’IMOS (Integrated Marine Observing System) ha attualmente sistemato una Stazione di Riferimento Nazionale nello stesso punto dei precedenti rilievi e i dati sono aggiornati ogni 10 minuti.
Le ricerche della dottoressa Katy Hill
Le immagini da satellite indicano che la temperatura superficiale delle acque, che scorrono sulla corrente della piattaforma continentale è circa 13 gradi, quasi due gradi superiore alla temperatura rilevata nei precedenti anni, durante lo stesso periodo. La dottoressa Katy Hill porta avanti le sue ricerche sulla EAC dal 2005, come parte dei suoi studi di Dottorato nel programma di Scienze Quantitative Marine, nato dalla collaborazione tra CSIRO e Università della Tasmania.
Le conseguenze sulla pesca
Rodney Treloggen, dirigente esecutivo della filiale a St. Helens della Tasmanian Rock Lobster Association, ha affermato di non essere a conoscenza della correlazione tra Oceano indiano e specie ittiche, ma i pescatori hanno descritto questo periodo come un’annata pessima per la pesca nelle coste est e sud orientali della Tasmania. Il riscaldamento delle acque ha dunque un impatto in questa attività, ma spetta agli oceanografi approfondire i loro studi ed indicare di che entità possa essere.