Analisi del meteo di marzo: tra transizioni e incertezze
Il meteo di marzo è spesso un crocevia tra il semestre freddo e quello caldo, un passaggio regolare che si riscontra nelle tendenze medie di un’analisi pluriennale. Tuttavia, le previsioni meteorologiche per la prima decade del prossimo mese sembrano indicare una serie di episodi che potrebbero divergere notevolmente dalla situazione attuale. Potremmo assistere a situazioni primaverili molto anticipate o, al contrario, a condizioni climatiche completamente diverse.
Le previsioni a medio e lungo termine: un puzzle da risolvere
Le previsioni meteorologiche a medio e lungo termine ci pongono di fronte a una serie di interrogativi. L’instaurarsi di una situazione di alta pressione nella fascia dei meridiani centrali europei, ad esempio, non sembra essere la soluzione più idonea, ma piuttosto una situazione transitoria. Lo stesso e-p flux, rivisitato nel contesto del Nord Emisfero, sembra suggerire che la primavera, quella autentica, non sia ancora in grado di esprimersi al pieno delle sue potenzialità.
Un’anticipazione di primavera e le sue possibili evoluzioni
Nel medio termine, è probabile che avremo delle situazioni “oltre il primaverile”, con temperature miti, che potrebbero durare circa una settimana. Ma cosa potrebbe succedere dopo questa fase, che potremmo definire interlocutoria?
La seconda onda atlantica e la ripresa della semipermanente islandese
Stiamo osservando l’espandersi della seconda onda atlantica in direzione dell’Europa centrale, senza dimenticare una quasi improvvisa ripresa, seppur tardiva, della semipermanente islandese. Questi elementi ci portano a pensare che l’evoluzione futura del meteo possa essere caratterizzata da impulsi di aria fredda, certamente non glaciale come dalle ultime analisi valutate, ma con un percorso molto diverso, tra i bassi Balcani, la Grecia e la Turchia.
La ripresa dell’onda dinamica atlantica e le sue conseguenze
Quello che dovrebbe seguire a questa fase di ”stand by” atmosferico dovrebbe essere interpretato alla luce degli ultimi aggiornamenti meteorologici: la ripresa dell’onda dinamica atlantica, nella sua sede naturale (Azzorre), con successivi impulsi di aria fredda dalle latitudini nord europee verso il Mediterraneo centrale. In definitiva, la configurazione di alta pressione mediterranea, semi-onda di quella oceanica, dovrebbe lasciar posto all’autentica onda delle Azzorre che, probabilmente, cercherà di insinuare un saccatura del VPS in direzione del Mediterraneo centro orientale. Queste sono previsioni su lunga scala temporale, ma possiamo dire, anche in maniera approssimativa, che la mite primavera dovrebbe avere la vita di una farfalla quasi longeva.