Analisi del meteo estivo: cosa ci aspetta?
L’estate è alle porte e, come ogni anno, si moltiplicano le previsioni meteorologiche per la stagione più calda dell’anno. Quest’anno, tuttavia, non sembra che l’Italia dovrà affrontare un’estate simile a quella del famoso 2003.
Le previsioni stagionali: un prodotto sperimentale
Le previsioni stagionali, pur essendo un prodotto sperimentale, tracciano linee di tendenza molto ampie. Non sono in grado di individuare le singole ondate di caldo o le burrasche estive, ma dovrebbero essere in grado di prevedere un’estate come quella del 2003. Tuttavia, a nostro avviso, nonostante i progressi della scienza, non sarebbero in grado di prevederla ancora oggi.
Le estati degli ultimi anni: un bilancio
Nonostante non sia stata prevista un’estate come quella del 2003, le estati degli ultimi anni non sono state particolarmente piacevoli per gran parte dell’Italia. Abbiamo assistito a continui eccessi, con ondate di calore che hanno reso la quotidianità difficile da gestire. L’arrivo del caldo estivo ci costringe a cambiare le nostre abitudini, a modificare la nostra alimentazione e, quando il caldo diventa eccessivo, ci toglie il sonno. Le nostre case diventano roventi e solo con un buon impianto di climatizzazione la temperatura può scendere a valori accettabili.
Il meteo di inizio giugno: cosa ci aspetta?
Il “maggionovembre” che abbiamo vissuto sta per lasciare spazio a un inizio di giugno che sembra essere caldo, in linea con la media degli altri anni. Tuttavia, l’inizio dell’estate non dovrebbe essere così tranquillo, poiché potrebbero esserci vari guasti al bel tempo, con temporali e quindi un po’ di refrigerio. Ma farà caldo e il passaggio dalle temperature da piumone che abbiamo avuto in questi giorni a 30°C non sarà indolore.
Le previsioni per i prossimi giorni
Il nostro sguardo di previsionisti può andare solo a pochi giorni avanti. Già per il 5-7 giugno potrebbe esserci una crisi del bel tempo a seguito di un’acuta saccatura polare che si dirigerà verso la Penisola Iberica, con conseguenze per l’Italia ancora non ben definite. E oltre? I mesi estivi sono tre e in questo ampio lasso di tempo potrebbe succedere di tutto.
Il meteo estremo: un fenomeno in aumento
In Europa orientale, in varie regioni dell’Asia e nel nord America della costa atlantica, sono state registrate per maggio le temperature più alte da decenni, con numerosi record storici del mese che sono stati demoliti. Questo è meteo estremo. Spesso, alla calura ha fatto seguito una serie di burrasche, come ad esempio sta avvenendo negli USA, dai Grandi Laghi fino al Golfo del Messico, dove si sono abbattuti temporali di incredibile violenza, con tornado che hanno distrutto numerose abitazioni e causato numerose vittime.
Il meteo estremo in Italia
Anche in Italia non mancano situazioni di meteo estremo, ma fortunatamente con livelli di gravità decisamente inferiori. Da noi, ciò che ci fa paura di più è il caldo estivo, perché le nuove stagioni estive sono diventate sempre più calde e non abbiamo adeguato buona parte delle abitazioni a creare il giusto comfort. La climatizzazione degli ambienti viene vista ancora come un lusso, ma in molte località è invece un’esigenza primaria, specie nelle metropoli. In Italia, varie compagnie elettriche offrono l’acquisto a prezzi modici del climatizzatore, con pagamenti rateizzati, segnale di sensibilità sul meteo che è cambiato.
Il caldo: una minaccia per il benessere
Alcuni sostengono che gli impianti di climatizzazione inquinano, ma pochi sanno che in Europa e Italia fanno più vittime le ondate di caldo che quelle di freddo. In Italia si ha paura del caldo, ma poco si fa per contrastarlo. Adesso arriverà l’estate, e le giornate con la canicola sono da mettere in conto, fanno parte del nuovo meteo, lo dicono gli scienziati continuamente. Ma noi siamo fatti così, costruiamo le metropoli sui vulcani, le case non antisismiche in territori che storicamente sono a rischio terremoto distruttivo.
La scienza e la prevenzione
La scienza ci fornisce le informazioni e serve la prevenzione, ma se non c’è consapevolezza, se c’è diffidenza nella scienza, poi ci lamenteremo su questo o quello a fatti avvenuti. Il climatizzatore in Italia rimane un lusso, ma non lo è su buona parte delle città di pianura e costiere. Ovviamente serve farne un uso consapevole.